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Il Ragazzo della Giudecca – Recensione – Un Film di Alfonso Bergamo

Alfonso Bergamo porta al cinema la storia reale di Carmelo Zappulla, noto cantante neomelodico, siracusano di nascita, trasferitosi a Napoli all’età di 24 anni, e dei guai giudiziari avuti che nei primi anni ’90, che hanno portato il cantante, per ben otto anni, a star lontano dalle scene, a causa dell’accusa da parte di un pentito di essere il mandante di un omicidio a stampo mafioso. 

Opera seconda di Alfonso Bergamo, tratto dall’autobiografia di Carmelo Zappulla pubblicata nell’anno 1998 e intitolata Quel ragazzo della Giudecca – Un artista alla sbarra, Il Ragazzo della Giudecca è ambientato agli inizi degli anni ’90, quando la vita del noto cantante di origini partenopee subisce un drastico cambiamento. Il cantante viene, difatti, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio dell’amante della madre, morta un anno prima. Questa vicenda lo porterà a rimanere lontano dal palco per otto lunghi anni nei quali, tra accuse, latitanza, carcere e tribunali, Zappulla metterà a dura prova la sua resistenza.

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Girato in Panavision che gli conferisce un look vintage più adeguato alle atmosfere raccontante, il film ha come punto di forza il suo protagonista Carmelo Zappulla che interpreta se stesso, un caso molto raro al cinema. La scelta funziona perché garantisce più aderenza alla storia reale e all’aspetto visivo, non potendo notare differenze tra la fiction e le immagini di repertorio, distinte nel film nel passaggio al formato 4:3 in bianco e nero.

Purtroppo però, nonostante il materiale giudiziario che Bergamo ha a disposizione, la narrazione ha momenti e battute che risultano di tutt’altro effetto. Un umorismo oscuro e poco riuscito costella tutto il film accentuato da personaggi secondari grotteschi, troppo poco credibili per riuscire ad ottenere l’effetto dovuto nello spettatore. Anche il personaggio interpretato dal grande Tony Sperandeo, il cattivo della situazione, non viene per niente approfondito. Il suo procuratore è severo, ma qualcosa non torna nella scrittura del personaggio: nonostante la carica ricoperta, non si capisce come mai voglia a tutti i costi incriminare il cantante, infrangendo anche la sua etica e la carica che ricopre. Inoltre il monologo finale, affidato all’avvocato interpretato da Luigi Diberti, appare prolisso, inconcludente e detentore di una morale che però non rispecchia l’andatura dell’intera pellicola.

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A causa di una scrittura non efficace, Il Ragazzo della Giudecca non riesce a far emergere la drammaticità degli eventi vissuti dal protagonista, del quale non viene tratteggiato nessun cambiamento e che diviene, perciò, soltanto il capro espiatorio di un sistema ingiusto e corrotto.

Regia: Alfonso Bergamo Con: Carmelo Zappulla, Giancarlo Giannini, Franco Nero, Luigi Diberti, Tony Sperandeo, Chiara Iezzi Anno: 2016 Durata: 95′ Min Paese: Italia Distribuzione: Windfall Cinema Production e West 46th Films 
Alfonso Bergamo porta al cinema la storia reale di Carmelo Zappulla, noto cantante neomelodico, siracusano di nascita, trasferitosi a Napoli all'età di 24 anni, e dei guai giudiziari avuti che nei primi anni ’90, che hanno portato il cantante, per ben otto anni, a star lontano dalle scene, a causa dell'accusa da parte di un pentito di essere il mandante di un omicidio a stampo mafioso.  Opera seconda di Alfonso Bergamo, tratto dall'autobiografia di Carmelo Zappulla pubblicata nell’anno 1998 e intitolata Quel ragazzo della Giudecca – Un artista alla sbarra, Il Ragazzo della Giudecca è ambientato agli inizi degli anni ’90, quando la vita del noto cantante…
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Tratto dall’autobiografia di Carmelo Zappulla pubblicata nel 1998 e intitolata Quel ragazzo della Giudecca – Un artista alla sbarra, Il Ragazzo della Giudecca prova a raccontare otto anni di vicende giudiziarie che hanno portato il noto cantante Carmelo Zappulla a barcamenarsi tra carcere, tribunali e latitanza. La drammaticità della vicenda di Zappulla, non riesce purtroppo ad emergere a causa di una scrittura non credibile. Nemmeno i personaggi secondari, grotteschi ed approssimati, riescono a conferire coerenza ad un film dal tono più televisivo che cinematografico.

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About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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