Vita, morte e miracoli del narcotrafficante più spietato di sempre: uno dei fenomeni televisivi che ha sdoganato la piattaforma Netflix è indubbiamente la serie Narcos, interessante affresco sull’esistenza di Pablo Escobar, giunta ormai alla sua seconda stagione, approdata il 2 Settembre.
DEA e Colombia contro Pablo Escobar e i narcotrafficanti del cartello di Medellin. Questo è lo scontro rappresentato durante le prime due stagioni. Una lotta che non si limitò a coinvolgere anche gli USA, ma che catalizzò l’attenzione da tutto il mondo.
In Narcos però il cuore pulsante dell’intero racconto diviene la Colombia. In Pablo Escobar risiede una personalità talmente esemplare da possedere l’iconicità necessaria per incarnare i disagi e le sofferenze del popolo colombiano. Considerare quindi tale prodotto un biopic qualunque dallo scopo prettamente nozionistico è estremamente fuori luogo.
Narcos tuttavia non si pone l’ambizione di rivoluzionare il concetto di serialità dell’immaginario collettivo attuale. Pur rimanendo imbrigliata in una messa in scena decisamente televisiva, la serie migliora nei segmenti dove Pablo Escobar è protagonista incontrastato. La trasformazione fisica (ancor più eclatante nella seconda stagione) e la recitazione perfettamente calibrata di Wagner Moura conferiscono un’espressività ed una potenza visiva inusuali in ambito televisivo, che è solito ammirare esclusivamente all’interno di una sala cinematografica.
Risiede proprio in quest’ultimo particolare un quesito che è spontaneo porsi al termine di queste 20 puntate. Considerato che sono state annunciate ben due nuove stagioni, come faranno gli sceneggiatori a mantenere un livello qualitativo per lo meno vicino a quello delle precedenti, collegate tra loro solamente dal fil rouge della diffusione della cocaina negli Stati Uniti durante gli anni 80’, senza poter contare su quel tassello che ha permesso alla serie di raggiungere una fama inizialmente inconcepibile?
E’ possibile senza dubbio affermare che nel 2017 gli showrunner dovranno affrontare la sfida più grande della loro carriera.
Commento Finale - 80%
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Netflix si riconferma essere portatrice di una ventata d’aria fresca nell’ambiente della serialità televisiva: Narcos non ha assolutamente nulla da invidiare ad altri prodotti del suo stesso catalogo perché, pur non essendo particolarmente innovativa, risulta decisamente fruibile, grazie in primis ad una solida scrittura e all'interpretazione di Wagner Moura, la quale basterebbe per seguire l’intera serie senza il minimo accenno di noia.