Jennifer Aniston, Kate Hudson, Julia Roberts e Jason Sudeikis sono i protagonisti di Mother’s Day, la nuova pellicola di Garry Marshall incentrata su una serie di storie che si intrecciano fra di loro, mettendo in luce il legame madre-figlia: difficile da gestire talvolta, ma sempre fortissimo e fatto di un amore incondizionato.
Dopo Appuntamento con l’amore (Valentine’s Day) e Capodanno a New York (New Year’s Eve), Garry Marshall completa la sua trilogia sulle festività prendendo come punto di riferimento la Festa della mamma. Sandy (Jennifer Aniston), Miranda (Julia Roberts), e Jesse (Kate Hudson) sono tre madri dalle storie differenti e alle prese con i problemi e le difficoltà dell’essere madri: storie intrecciate che esaltano il legale madre/figli spesso conflittuale ma comunque indissolubile e fatto di amore incondizionato.
Commedia sentimentale strutturata attraverso episodi e protagonisti differenti, come Marshall ci ha abituati da un po di anni, Mother’s Day racconta la settimana che precede la Festa della Mamma di alcune madri dalla storia e dalle attitudini diverse. Parte del problema del film è sicuramente strutturale. Mentre Valentine’s Day e New Year’s Eve era equipaggiato da sotto trame più complesse, qui, vengono presentati molti meno personaggi che si trascinano durante tutta la durata della pellicola.
Gli intrecci sono banali e prevedibili e tutto ciò che accade nel film è esattamente come te l’aspetti. È una storia che inizia a svanire nella memoria degli spettatori non appena iniziano a scorrere i titoli di coda. L’unico personaggio con un minimo di personalità, e anche un po’ divertente, è quello interpretato da Jennifer Aniston, una donna separata con due figli che non accetta la nuova vita dell’ex marito che ha sposato una donna molto più giovane di lei con la quale si sente in competizione. Piacevole risulta l’ambientazione non scontata in un’Atlanta affascinante e colorata che viene sfruttata in tutti i suoi quartieri e nei pittoreschi parchi della città.
Nonostante il cast stellare, Mother’s Day risulta retorico e convenzionale alla ricerca del giusto mix tra risata e lacrimuccia tanto caro ai dramedy di ultima generazione. Esile e fiacca commedia sentimentale che gravita intorno alla festa della mamma, il film offre una visione sfaccettata ma non adeguata ai nostri tempi.
Commento finale - 55%
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Mother's Day
Dopo Valentine's Day e New Year's Eve, Garry Marshall completa la sua trilogia delle festività con Mother's Day, commedia sentimentale che interseca, come è solito il regista, varie storie di mamme alle prese con problemi vari qualche giorno prima la Festa della Mamma. Nonostante il cast stellare, il film risulta retorico e convenzionale alla ricerca del giusto mix tra risata e lacrimuccia tanto caro ai dramedy di ultima generazione. Dopo la visione, purtroppo, rimane impresso poco e niente se non il carisma delle attrici protagoniste.