La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro è pronta a debuttare il prossimo 2 Luglio con la cinquantaduesima edizione, definita dal direttore artistico Pedro Armocida “[…] proiettata nel futuro, curiosa, sfrontata, critica, unica, musicale, partecipata, animata, giovane, precisa, libera, radiografica, speciale, combattiva, femminile e condivisa […]” designando, tramite questi aggettivi, la natura intrinseca della manifestazione, volta a mostrare (in esclusiva) contributi inediti, particolari, magari non destinati al mercato cinematografico tradizionale e ai circuiti festivalieri.
Il già citato Armocida, insieme al comitato scientifico e ai curatori delle singole sezioni è pronto ad accogliere (dal 2 al 9 Luglio del Nuovo Cinema di Pesaro) la sfida, strutturando una kermesse con un ricco e variegato programma diviso per categorie specifiche, il tutto corredato con incontri live, round table ed eventi collaterali.
Il concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè costituisce la sezione principale dove concorrono le otto opere italiane e internazionali selezionate dal comitato costituito da Armocida, Paola Cassano, Cecilia Ermini, Anthony Ettorre e Michela Greco: la giuria è presieduta dal regista Roberto Andò (Viva la Libertà, Le Confessioni) che coordina un gruppo di studenti provenienti dai corsi di cinema di numerose università italiane. Tra i film in gara, troviamo Les Ogres (Léa Fehner), Akounak Tedalat Taha Tazoughai (Christopher Kirkley), Kaili Blues (Bi Gan), David (Jan Těšitel), The Ocean of Helena Lee (Jim Akin), Where I Grow Old (Marilia Rocha), In The Last Days of the City (Tamar El Said) e l’italiano Per un Figlio di Suranga Desphapriya Katugampala. Tema comune a tutte le opere in gara è il viaggio, lo spirito on the road che sembra permeare gli otto film provenienti dai più disparati angoli di mondo.
La seconda sezione, Satellite – Visioni per il cinema futuro, curata da Ettorre, Annamaria Licciardello, Mauro Santini e Gianmarco Torri rappresenta una vera e propria novità di quest’anno, ed è uno spazio non competitivo e panoramico dove si possono presentare opere disomogenee come Adagio Jen Jaurès di Francesco Cazzin, Giovanni Cazzin, Francesca Rusalen, Gregorio Tenti; oppure Comfort Zone di Perla Sardella; Come il Vento (Claudio Romano) e Deposizione in due atti (Carlo Michele Schirinzi). Critofilm – Cinema che pensa il cinema è, invece, una retrospettiva a cura di Adriano Aprà sui film incentrati sul cinema, un’altra forma narrativa che racconta nel migliore dei modi Il Cinema stesso attraverso i contributi video di Jean – Luc Godard, Kenneth Branagh e Roberto Rossellini. In occasione della tavola rotonda e delle proiezioni verrà presentato il primo ebook prodotto dalla rassegna. Super 8 è destinata alla proiezione delle opere di due cineasti (l’italiano Giuseppe Baresi e il canadese John Porter) rigorosamente girate nel formato Super 8; è prevista, nella settimana del festival una retrospettiva dedicata al cineasta algerino Tariq Teguia con la proiezione della sua intera filmografia. Tra le tavole rotonde previste è impossibile non citare quella dedicata all’animazione in stop – motion che si terrà all’interno della sezione Corti in Mostra (sempre non competitiva). Uno sguardo speciale è dedicato anche al cinema sovietico declinato al femminile, nell’ambito di Cinema Russo/ Sguardi Femminili (a cura di Giulia Marcucci) dove verranno presentate le opere di Natalya Kudryashova (Pionieri – eroi), Ella Manzheeva (Chaiki), Aksinya Gog, Vladlena Sandu e Anna Melikyan (Pro lyubov/About a Love, che chiuderà il festival il 9 Luglio). Tra gli altri eventi bisogna segnalare Lezioni di Storia. Videoteppismi: storie e forme del video di lotta, una serie di incontri con lezioni di storia attraverso la proiezione di alcuni film e documentari; il concorso (Ri)montaggi. Il Cinema attraverso le immagini nato da un’idea di Andrea Minuz e Chiara Grizzaffi e dedicato ad una nuova forma di critica cinematografica attraverso le immagini rimontate: la sezione vedrà in concorso ben sette opere tra video essay/ recut/ mash – up e remix che verranno valutati da una giuria composta da Rinaldo Censi, Tommaso Isabella e Daniela Persico.
Sono previste alcune proiezioni speciali destinate a celebrare importanti ricorrenze e anniversari senza dimenticare una particolare attenzione per il cinema del reale. Un’altra tavola rotonda speciale è prevista in collaborazione con la rivista 8 e ½ ed è destinata al fenomeno “virale” delle Ragazze del Porno, un progetto nato nel 2012 da alcune registe italiane per la parità di gender nella raffigurazione della sessualità al cinema: proprio per tale motivo è prevista la proiezione, in anteprima, del corto di Monica Stambrini Queen Kong.
Ultima, interessante, sezione – nonché round table speciale alla quale parteciperanno critici, registi e sceneggiatori – è Romanzo Popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano degli anni Duemila, che porta lo stesso titolo del volume (edito da Marsilio Editori) al quale hanno contribuito Andrea Minuz, Simone Arcagni, Pedro Armocida, Marco Cucco, Manlio Gomarasca, Michela Greco, Federico Mauro, Serafino Murri, Giona A. Nazzaro, Emiliano Morreale, Bruno Torri, Boris Sollazzo e altri. La finalità è quella di riflettere sul nuovo significato del cinema in quanto arte della narrazione popolare e come si è evoluto il modo di raccontare nel corso del tempo e grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi media. Sono previste delle proiezioni speciali di film del passato e del presente italiano affiancato tra loro proprio rielaborare questi assunti di partenza: in programma, Tutta La Vita Davanti (Paolo Virzì) e I Compagni (Mario Monicelli); Todo Modo (Elio Petri) e Viva La Libertà (Roberto Andò); Terza Liceo (Luciano Emmer) e Come Te Nessuno Mai (Gabriele Muccino); Milano Calibro 9 (Ferdinando di Leo), Suburra (Stefano Sollima) e Il Passato è Una Terra Straniera (Daniele Vicari); Senso (Luchino Visconti), Noi Credevamo (Mario Martone) e Il Resto di Niente (Antonietta de Lillo).