George Clooney e Julia Roberts vestono rispettivamente il ruolo del presentatore televisivo finanziario Lee Gates e della sua produttrice Patty in Money Monster – L’altra faccia del denaro, presentato fuori concorso al Festival di Cannes. Un Thriller avvincente, dal ritmo serrato che riesce a coniugare la piacevolezza del genere con l’interesse per contenuti di estrema attualità.
Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2016, in contemporanea con la distribuzione in sala, Money Monster – L’altra faccia del denaro è un thriller avvincente ed adrenalinico in cui George Clooney e Julia Roberts vestono rispettivamente il ruolo del presentatore televisivo finanziario Lee Gates e della sua produttrice Patty che si trovano in una situazione d’emergenza assoluta quando un investitore (Jack O’Connell), infuriato per aver perso tutto a causa di un investimento suggerito dal programma, sequestra il presentatore nello studio televisivo con l’uso delle armi.
La forza di Money Monster sta in una soluzione narrativa insolita per i thriller odierni: la vicenda si risolve in tempo reale. Un’ora e quaranta, circa, in cui una cospirazione finanziaria viene svelata in diretta TV e dove il ritmo serrato la fa da padrone, mantenendo alta da subito l’attenzione dello spettatore, che rimane calamitato davanti allo schermo nonostante di storie del genere ne abbia lette e viste a centinaia. Ritmo e incisività sono gli elementi più funzionanti. Drastico e anche crudele sotto certi aspetti, senza nessuna traccia di intenti moralizzatori, il film di Jodie Foster lancia un vero e proprio ammonimento generale, che interessa sia i mass media sia la società contemporanea tutta, totalmente assorta in una realtà parallela, sostenuta da false promesse e da belle ma utopiche speranze.
Al risultato concorrono certamente anche le prove degli abili protagonisti: George Clooney e Julia Roberts, divi di consumato mestiere, e soprattutto Jack O’Connell, giovane astro in ascesa che gioca la sua performance sul crinale sottile tra rabbia e disperazione e al quale è affidato il compito di mantenere alta la tensione nello spettatore. Il merito principale è però di una sceneggiatura che riesce a costruire uno spettacolo appassionante e coinvolgente, basato su un senso del ritmo quasi inappuntabile. E con il pregio ulteriore di coltivare e alimentare per tutta la durata della narrazione un controcanto ironico arguto e sinceramente divertente, che salva il film dalla deriva retorica e moralista sempre in agguato.
Riuscendo ad enfatizzare l’influenza massmediale e un’altrettanto “irreale” società, vittima di indottrinamenti, Money Monster è un onesto thriller di intrattenimento puro, capace di strizzare l’occhio all’attualità e a certo cinema d’impegno civile, senza però commettere l’errore di prendersi troppo sul serio, attraverso una sospensione totale tra aruta ironia e cruda drammaturgia.
Commento finale - 70%
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Money Monster
Dal ritmo serrato e scritto con molta precisione, Money Monster mette in scena un'affascinante spettacolo della disperazione, e tutto accade sotto gli occhi quasi assuefatti degli spettatori dello show televisivo che ne è palcoscenico. Come una burattinaia perfetta, il personaggio interpretato da Julia Roberts, dirige uno spettacolo in cui i ruoli del "disperato" (Jack O' Connel) e del "buffone di corte" (George Clooney) si alternano di continuo, i confini si fanno sempre più labili per assistere alla decadenza dei nostri tempi in un sistema in cui sono i soldi a farla da padrone.