Al cinema “Microbo e Gasolina”, il nuovo film di Michel Gondry presentato al “Rendez-Vous del nuovo cinema francese” a Roma.
Due adolescenti, Daniel e Theo, soprannominati Microbo e Gasolina, con l’arrivo dell’estate decidono di fare il giro della Francia con una casetta di legno munita di ruote e motore.
Costruito su premesse che riportano alla mente cult per ragazzi come “Stand by me – ricordi di un’estate” o addirittura a “I Goonies“, “Microbo e Gasolina“, si dimostra fin da subito un film profondamente differente. In primo luogo per l’età dei protagonisti, che può sembrare un elemento superfluo, ma in un periodo di crescita così delicato è fondamentale. I protagonisti sono entrambi quindicenni del nuovo millennio, già solo per questo affrontano temi e problematiche più adulte rispetto alle pellicole sopracitate. Entrambi sono molto maturi per la loro età, diversi ed emarginati, vicini a questioni quasi filosofiche. Non sono più ragazzini, nonostante il loro progetto sia quasi infantile, il loro modo di approcciarvisi è tutt’altro che avventuroso. C’è un forte contrasto tra la casetta di legno, simbolo dell’infanzia, e gli argomenti da loro affrontati nel corso della pellicola. Non sono bambini che si imbarcano in un viaggio assurdo e sognante ma quasi giovani adulti che attraverso questa casetta su due ruote, cercano di evadere dalla realtà e allontanarsi dal loro ruolo di adolescenti.
Nella pellicola è forte l’influenza dei precedenti collaboratori di Gondry: durante lo sviluppo della trama, in prossimità dei momenti di maggiore tensione, ci sono evidenti elementi inquietanti che ricordano molto le sceneggiature di Charlie Kaufman (che con Gondry ha firmato “Se mi lasci ti cancello“). Sottolineati da una musica fortemente drammatica, assistiamo ad assurde conseguenze alle azioni dei ragazzi, eventi surreali e senza senso che servono solo a creare un’atmosfera cupa e pericolosa. Un percorso psicologico e visivo che instaura nello spettatore lo stesso sentimento di inquietudine che pervade i protagonisti in questa fase della crescita.
“Microbo e Gasolina” non è un film d’intrattenimento che racconta un’avventura ma l’evoluzione di due ragazzi, senza però farlo evidentemente. Manca l’elemento sognante e nostalgico, quello che rende le pellicole per ragazzi anche le preferite dagli adulti. Meno leggero e più intellettuale di quanto non possa sembrare, è un prodotto ben girato, costruito e interessante tuttavia troppo poco focalizzato per conquistare completamente lo spettatore.
Commento Finale - 70%
70%
Il nuovo film di Gondry racconta l'inizio di un'amicizia tra due adolescenti un po' particolari che subito trovano l'uno nell'altro un compagno privo di giudizi avventati. Insieme inseguono il sogno di girare la Francia con una casetta su ruote costruita da loro. Putroppo le premesse sono più interessanti del film in se, che resta una deliziosa pellicola sull'amicizia e sulla crescita, che risulta meno avventuroso di quanto ci si possa aspettare. Entrambi i protagonisti risultano molto convincenti, l'atmosfera generale del film è piacevole, la regia è ottima tuttavia si sente che manca qualcosa.