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Kung Fu Panda 3 -Recensione – Un film di Alessandro Carloni e Jennifer Yuh

“Kung Fu Panda 3” passerà alla storia come il primo film d’animazione hollywoodiano diretto da un italiano (Alessandro Carloni), in collaborazione con la regista americana ma di origini coreane Jennifer Yuh già al timone nel secondo capitolo. A distanza di 5 anni dal predecessore, il panda più amato dai bambini di nuova generazione torna al cinema con un nuovo un episodio che si rivela fin dal suo inizio più ispirato e divertente. Caratterizzata dalla presenza di personaggi amabili e pucciosi questa terza avventura ci mostra una crescita dell’eroe e la consapevolezza dei propri limiti.

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Come affermato dallo stesso Carloni durante la sua lezione di cinema, che trovate sul nostro canale Youtube, prima della storia è stata data massima importanza ai personaggi e alla loro caratterizzazione per realizzare protagonisti accattivanti per conquistare il pubblico. Addio alla seriosità fin troppo ossessiva del secondo episodio, dove aveva collaborato alla sceneggiatura anche Charlie Kaufaman, e benvenuta allegria.

La nuova avventura del guerriero dragone guarda alla crescita del personaggio e dei suoi spettatori attraverso nuove cognizioni e l’arrivo di personaggi di grande impatto emotivo, il vero padre di Po’ e un intera società di Panda, che cercano di equilibrare, con il sorriso e gag spassose, l’assenza dell’effetto sorpresa ormai sopito con il primo capitolo.

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Sorvolando sull’inutile questione sollevata da Mario Adinolfi, “lavaggio del cervello gender ai bambini” perché nel film sono presenti due padri (adottivo e naturale), “Kung Fu Panda 3”, offre uno script meno maturo solo in superficie. Rispetto al più recente passato per accontentare i più piccoli si è scelto di guardare alla semplicità  ma non per questo il film risulta poco intelligente e riflessivo. Al suo interno troviamo un invito alla piena conoscenza di se stessi. Una sfida emotiva prima ancora che fisica raccontata con lo spirito delicato e divertente che da sempre contraddistingue la serie.

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About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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