Il remake di “The Little Death“, “Kiki e i segreti del sesso” diretto da Paco León, arriva cinema dal 23 giugno 2016 distribuito da Videa. Cinque diverse storie d’amore e cinque diverse fantasie sessuali, una commedia leggera e divertente dove scoprire le -filie che caratterizzano i personaggi.
Una donna si eccita nel vedere il partner piangere, una si eccita toccando soffici tessuti, un’altra ancora raggiunge l’orgasmo quando viene derubata e un uomo desidera la moglie solo quando dorme. Sono solo quattro delle cinque bizzarre fantasie sessuali che vengono raccontate in “Kiki e i segreti del sesso”. Attraverso cinque trame parallele seguiamo i personaggi nel processo di scoperta dei loro gusti particolari e di come questi vengano accettati dai rispettivi parther.
Nonostante il tema concettualmente scandaloso, in “Kiki e i segreti del sesso” si parla di amore, di coppie, di fidanzati, matrimoni e di bambini, senza mai toccare argomenti scabrosi come invece potrebbe far pensare il titolo del film. L’unico vero momento che meno lascia spazio all’immaginazione è la sigla iniziale, nella quale l’accoppiamento umano è messo in parallelo ai movimenti della natura. Il resto della pellicola è semplicemente una commedia romantica, che parla di argomenti come gli strani gusti sessuali dei protagonisti senza spingersi mai oltre il limite.
Le prime scene dell’opera sono molto divertenti, la presentazione dei personaggi è vivace e simpatica, ma l’umorismo della pellicola sembra si fermi qui. Dopo il primo atto tutte le storie cominciano a diventare troppo simili tra loro, seguendo lo stesso arco evolutivo. Nonostante le -filie sessuali dei personaggi siano molto diverse fra loro, il loro sviluppo nella trama è pressoché identico. La narrazione esaurisce tutti gli elementi di interesse nella prima mezz’ora, diventando sempre più lenta man mano che va avanti, priva di picchi narrativi che tengano l’attenzione dello spettatore.
I difetti di “Kiki e i segreti del sesso” non risiedono nei temi trattati, quanto nel modo in cui vengono messi in scena. Dopo un “round” di presentazione delle cinque diverse storie parallele, la trama si arena.
Nonostante la narrazione sia quindi un po’ fiacca, il film resta una piacevole e leggera commedia che strappa più un sorriso. Privo di scene spinte o volgarità gratuite, “Kiki e i segreti del sesso” è una pellicola accessibile a tutti, senza paura di in inciampare in censure. Come dimostra il finale infatti, si tratta semplicemente di una favola: un racconto convenzionale colorito da qualche particolarità nei comportamenti dei protagonisti. Non c’è imbarazzo o tristezza, solo allegria nell’abbracciare quello che ci rende diversi.
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Commento Finale - 65%
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L'idea di fondo è interessante, anche se non originale, e la prima parte del film regge molto bene, mettendo in scena curiose -filie sessuali, attraverso umorismo e leggerezza. Tuttavia la narrazione è troppo lenta, banale, prolissa e frammentata per saltare oltre l’ostacolo della sufficienza. Per essere una commedia: non annoia ma nemmeno coinvolge lo spettatore. Poteva rivelarsi una pellicola più frizzante e trasgressiva, invece di una favola tradizionale con un pizzico di piccante.