Il regista e attore Paco León ha presentato a Roma il suo nuovo film “Kiki e i segreti del sesso”, remake del film australiano “The Little Death”, al cinema dal 23 Giugno, distribuito da Videa.
Cosa ne pensa dei recenti avvenimenti ad Orlando?
Non posso che essere in linea con il messaggio del mio film, penso che sia molto importante pensare alla tolleranza, accettare le diversità. La trovo una priorità assoluta.
Il film si può considerare una sorta di parodia o citazione di Nynphomaniac?
Ho preso ispirazione dal molti film che parlano di sesso, cercando comunque di attenermi sempre alla realtà. Questo mio film è un remake di “The Little Death” e no, non ha nulla a che vedere con “Nynphomaniac”, che ha una componente molto dark, al contrario del tono leggero del mio.
Secondo lei i gay pride sono delle manifestazioni utili alla comunità gay?
Credo che sia fondamentale rivendicare la propria identità sessuale, e le feste siano il modo migliore per farlo. Deve essere una manifestazione gioiosa, non triste. Poi i gay pride sono molto proficui e vantaggiosi per l’economia a Madrid!
Il finale è più tradizionale del resto del film, che fin dall’inizio infrange tabù. Questo vuol dire che alla fine l’amore è tradizionale?
No, il finale non è un inno alla coppia tradizionale ma alla tolleranza. Dimostra come le coppie uomo-donna possano essere comunque molto moderne. Nel film infatti vediamo come le due componenti abbiano delle forti particolarità e handicap in campo di gusti sessuali. Volevo sottolineare come anche in una coppia più tradizionale possano esserci diverse sessualità. Per ogni persona c’è una diversa sessualità e per ogni sessualità diversa c’è una persona.
Come è stato accettato il film in campo internazionale? Ci sono state delle resistenze?
Sorprendentemente no, in Spagna non c’è stato alcun tipo di reazione. Si tratta comunque di un film molto leggero, molto blando, nulla di veramente scandaloso.
Nel film il sesso e l’amore sono sempre uniti. Aveva pensato invece di inserire una storia nel quale il sesso è slegato dall’amore?
Sarebbe stata una storia come le altre, ugualmente giusta. Esiste amore senza sesso e sesso senza amore certamente. Quello che io ho cercato di fare è stato ritratte un amore tra adulti, quindi complicato e che richiede molti sforzi per rimanere vivo.
La pellicola originale (“The little death”) a un certo punto vira in tragedia. Ha pensato di fare lo stesso?
Ho avuto l’impressione che quella tragedia fosse quasi gratuita. Io non volevo che le mie storie si mescolassero, volevo che continuassero a viaggiare parallelamente. La festa alla fine del film, nella quale tutte le coppie sono riunite, è solo una rappresentazione del fatto che in una comunità si possono trovare infinite sessualità e volevo che questo concetto venisse espresso con gioia. Volevo che lo spettatore uscisse dalla sala con il sorriso.
In base a cosa ha scelto il cast?
Mentre scrivevo il film avevo già in mente almeno l’80% del cast. Essendo un attore ci tenevo particolarmente alle interpretazioni e ho fatto si che tutti girassero senza una sceneggiatura precisa ma improvvisando, così che tutto risultasse più naturale e spontaneo.
Kiki e i segreti del sesso, un film di Paco León, al cinema dal 23 Giugno per Videa.