It Follows, finalmente nei cinema italiani la metafora horror sull’AIDS
Jaime “Jay” Height (Maika Monroe), una diciannovenne come tanti piena di sogni e progetti per il futuro, inizia una relazione con Jeff Redmond / Hugh (Jake Weary), un ragazzo affascinante e misterioso. Dopo un rapporto sessuale con la sua nuova fiamma, si ritrova legata ad una sedia mentre Jeff/Hugh la mette al corrente che da quel preciso momento una strana e misteriosa entità farà di tutto per ucciderla. Sopraffatta da questa maledizione, Jay con l’aiuto dei suoi amici più cari, cercherà con tutti i mezzi una via d’uscita per allontanarsi dall’orrore che incombe, anche se l’unica soluzione sembra sia trasmettere la maledizione attraverso un nuovo rapporto sessuale.
David Robert Mitchell firma un interessante quanto originale horror moderno, il risvolto psicologico e metaforico, rimodellando le caratteristiche e cliché del genere, attraverso una intelligente formula di taglia e cuci che attinge all’intero immaginario della paura. It Follows è un film citazionista che si compiace e si specchia nella sua struttura classica in cui vengono completamente riproposti i capisaldi della cinematografia mondiale: da “Halloween” del maestro John Carpenter al “Nightmare” di Wes Craven, senza per questo dimenticare cult più moderni come “Donnie Darko” e “Final Destination“.
Una fuga ossessiva dalla paura della morte sapientemente centellinata da un ritmo ben gestito. Un buon film di genere, capace di contare su di un’ottima gestione della tensione e della suspense, grazie anche al buon utilizzo di una colonna sonora di carpentiana-memoria. La capacità di rendere credibile e reale un pericolo sopranaturale, in cui l’unica speranza di sopravvivenza è quella di nascondersi ed essere sempre in costante movimento.
Lontano dall’essere un prodotto perfetto, l’aspetto teen e il susseguirsi dei soliti cliché faranno storcere più di qualche labbro, It Follows, è una pellicola che trova la sua forza nell’opprimente uso della sessualità, nella sua capacità di utilizzare i movimenti del corpo ma sopratutto nella paura sfrenata di doversi guadare costantemente alle spalle.
Commento Finale - 72%
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Metafora horror dell'AIDS, una fuga ossessiva dalla paura della morte sapientemente centellinata da un ritmo ben gestito. Un buon film di genere, capace di contare su di un'ottima gestione della tensione e della suspense, grazie anche al buon utilizzo di una colonna sonora. It Follows, è una pellicola che trova la sua forza nell'opprimente uso della sessualità, nella sua capacità di utilizzare i movimenti del corpo ma sopratutto nella paura sfrenata di doversi guadare costantemente alle spalle.