Filmato in 60 paesi in più di due anni, con 2.020 persone intervistate che ci guardano dritto negli occhi e ci offrono storie autentiche e commoventi, raccontate in 63 lingue, Human è uno straordinario affresco, un ritratto dell’umanità in cui ognuno di noi può riconoscersi, un lavoro prezioso e intenso, che prova a mettere a fuoco i problemi, le sofferenze, le contraddizioni, ma anche le qualità e le potenzialità tutt’oggi inascoltate dell’essere umano.
Esistono dei temi universali, tuttavia ogni storia è unica. Questo è il punto di partenza di Human in cui il regista francese Yann Arthus-Bertrand opera una selezione su un volume di circa 2000 interviste, realizzate in contesti sociali e ambientali estremamente variegati (si va dalla Siria in guerra fino al Ruanda, passando per il braccio della morte di un carcere statunitense) in cui i soggetti interpellati si esprimono sui più svariati argomenti: dalla libertà nelle sue varie declinazioni, al ruolo sociale della donna, fino a tematiche più generali come l’amore e il senso della vita. Ciò che emerge è un collage emotivo, esistenziale, in cui nelle rughe, negli occhi, nelle espressioni di ogni donna e uomo si scorge una luce, un significato profondo finora taciuto, che rischiara non solo la vita della persona intervistata ma anche quella dello spettatore. E’ l’umanità e la natura a parlare, senza analisi, senza filtri, senza sovrastruttura alcuna.
Oltre alle storie raccontate che permettono di immergersi nel cuore di quello che significa essere umani, Human offre uno stupendo scenario: la nostra Terra viene mostrata nella sua forma più sublime attraverso immagini aeree mai viste prima, accompagnate da una musica in crescendo; un’ode alla bellezza del mondo che offre un momento per prendere respiro e fare introspezione. Lo sguardo del regista su ambienti, presenze ed assenze umane, la composizione delle inquadrature, da sfiorare a più riprese l’astrazione, l’originale e fecondo contrasto tra il fascino delle sequenze aeree e i drammi narrati nelle interviste, sono elementi che restano impressi a lungo dopo la visione.
Human mostra senza filtri e senza giudizi, ma con profondo rispetto la diversità del genere umano e la sua più profonda essenza: lacrime, sorrisi, gioia e dolore che si leggono negli occhi delle persone intervistate, e in quelli del nostro pianeta. La terra e l’uomo possono essere visti da prospettive diverse, la natura può essere benigna e maligna, anche nell’uomo il lato oscuro convive con quel barlume di riflessione e cuore che lo rende umano. L’umanità e il mondo sono fatte di contraddizioni e spesso è difficile comprenderle pienamente, ma bisogna provare ad accettarle per quanto siano dolorose. Perché in fondo ciò che ci rende simili è molto più forte di ciò che ci divide.