Frank: la genialità senza dissolutezza del meraviglioso film diretto Lenny Abrahamson arriva finalmente in home video con Koch Media
Nel 1942 Giorgio De Chirico descrive il suo manichino metafisico come “un oggetto che possiede a un dipresso l’aspetto dell’uomo, ma senza il lato movimento e vita; il manichino è profondamente non vivo e questa sua mancanza di vita ci respinge e ce lo rende odioso. Il suo aspetto umano e nello stesso tempo mostruoso, ci fa paura e ci irrita”.
L’assenza di viso, di lineamenti o la semplice inespressività hanno da sempre creato una certa inquietudine nell’immaginario collettivo. Basterebbe gettare uno sguardo alla produzione horror cinematografica e non, per comprendere come la bambola, la maschera, l’uomo senza volta ha generato e continui a generare incubi ricorrenti. Se gli occhi non mentono, essendo intrinsecamente il luogo in cui si esplicita un’emozione o un’intenzione, l’assenza dello sguardo o la sua fissità reca in noi un incognita insondabile, che ci porta direttamente nei territori del dubbio, dell’inquietudine, del mistero e della metafisica, intesa non tanto in termini filosofici ma dechirichiani come momento enigmatico ed estraniante.
Frank, ultima fatica dell’indipendente regista irlandese Lenny Abrahamson, riprende questa tematica masticandola e risputandola in un caleidoscopico gioco musicale comicamente folle. Abrahamson ha l’abilità di scrivere una storia più vera del vero, cruda e tragicamente divertente, ammantata da un look black-indie-comedy che tanto piace al Sundance Film Festival e corredata dai giusti attori, come Michael Fassbender (è lui Frank!) e Maggie Gyllenhaal, tanto famosi da essere conosciuti in tutto il mondo, ma non così mainstream da rendere l’opera troppo commerciale. Chiamatela abile operazione cinefila o furba produzione indipendente europea, ma questo piccolo film ha un respiro tanto grande da togliere il fiato.
Frank è la storia di una band con un nome impronunciabile, è l’epopea di un presunto genio della musica senza volto alla ricerca del limite estremo della musica stessa, è il travagliato viaggio di un looser alla ricerca del successo (di)sperato, è una folle corsa vero il senso della creatività e dell’ispirazione, è l’intramontabile contrasto tra l’arte per sé stessi e l’arte per gli altri, ma soprattutto è un racconto emozionante che lascia spiazzati ed estasiati. Perché la bellezza sublime di Frank è la sua capacità di andare oltre alla ricercatezza artistica come sterile sfoggio stilistico, ma il suo utilizzo funzionale per emozionare lo spettatore e sferrargli un destro sulla bocca dello stomaco quando meno se lo aspetta. Frank ci fa ridere e ci fa piangere, ci fa sospirare e ci fa riflettere, senza paura di osare.
Abrahamson riesce a portare quell’enorme testa di cartapesta oltre ai limiti del surreale, poiché tutti gli elementi dialogano con la realtà senza trascenderla in simbolo o in visione, portando il tutto molto più vicino a un quadro di De Chirico che a quello di un Dalì. Quel testone posticcio è proprio il manichino metafisico: un oggetto normale (la maschera carnevalesca) de-contestualizzato e ri-contestualizzato e reso, pertanto, a-nomalo ed enigmatico. Tutto questo fa di Frank una sorta di thriller in cui la ricerca della verità, di cosa si celi sotto la testa, si tramuta in un leitmotiv ricorrente che quasi perde di senso tramutandosi in ossessiva ricerca si se stessi . Un film che è più di un simbolo ma che è destinato a diventare cult grazie proprio alla sua simbologia così riconoscibile e memorabile; una storia che è più di una stravaganza cinefila, che prima di tutto è una racconto di grande umanità in cui passioni, sentimenti, comicità e tragedia si fondono in un tutto dinamico e in cui il dolore si sente ancora sulla pelle. E l’amore fa male.
Frank “ci ama tutti”. E noi amiamo Frank.
Frank – Il Blu-Ray Disc di Davide Belardo:
Prodotto e distribuito da Koch Media, su licenza I Wonder Pictures, il blu-ray disc di “Frank” presenta un quadro video di pregevole fattura in cui l’ottimo dettaglio, sopratutto nei primi piani, e un utilizzo del croma energico, regalano sempre una immagine brillante e cristallina. Come spesso accade si segnalano lievi flessioni nelle scene più scure ma è veramente poca cosa rispetto al bel vedere generale.
Per il versante audio di “Frank“, Koch Media ci offre la possibilità di ascoltare il film con due perfette codifiche lossless in 5.1 DTS HD Master Audio, sia per il doppiaggio italiano che per la preferibile traccia originale in lingua inglese. Presenti i sottotitoli in italiano.
Di pregevole fattura il reparto dei contenuti speciali, numericamente scarsi ma di grande qualità e interesse.
Trailer
Making of (10:00) Breve dietro le quinte con immagini dal set.
Interviste (93:00) Una lunga e interessante serie di interviste al regista, al cast e a parte dello staff tecnico con approfondimenti sulla produzione e sulle tematiche della pellicola.
Commento Finale - 86%
86%
Ottima edizione in alta definizione per "Frank". Audio e Video di qualità e imperdibili interviste negli extra. Capolavoro indipendente da non perdere.