Il Figlio di Saul, arriva in home video il vincitore di Oscar, Golden Globe e David di Donatello come miglior film straniero
Saul Ausländer (Géza Röhrig) viene scelto per essere inserito negli Sonderkommando di Auschwitz, gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Durante la pulizia di uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Per cercare di dare una degna sepoltura alle spoglie tenterà l’impossibile, anche a voltare le spalle ai suoi compagni. Esordio alla regia per László Nemes di grande importanza e spessore, realizzato in modo non convenzionale e tecnicamente impeccabile. “Il figlio di Saul” tratta l’Olocausto con brutale sincerità, allontanandosi dagli abbellimenti filmici e narrativi. Come esordio è eccellente, si percepiscono le chiare e forti scelte di regia e nel complesso è ben riuscito. Può essere molto pesante, sia per la scarsità di trama che per la crudezza delle immagini. Non è un prodotto di intrattenimento, sono due ore molto intense, non adatte a tutti i tipi di spettatore. Risente in parte della mancanza di accessibilità. Con l’assenza totale di colonna sonora, i dialoghi prosciugati all’osso e le riprese intense può risultare un po’ difficile da seguire e si chiude ermeticamente ad un pubblico “intellettuale”. Si tratta comunque di un’opera doverosa e merita più di una attenta visione, priva di pregiudizi. Imprescindibile.
Distribuito da CG Entertainment, per Teodora Film, il blu-ray disc de “Il Figlio Di Saul“, si avvale di un aspect ratio in formato di 1.37:1, per un quadro video eccellente che rispetta fedelmente le scelte del regista e del direttore della fotografia. Un film claustrofobico che attraverso l’utilizzo di un croma spento, slavato e di un dettaglio morbido, appositamente sporco, rappresenta ottimamente il degrado e l’orrore vissuto dal protagonista.
Leggi del nostro incontro con il protagonista Géza Röhrig
Sul versante audio spicca l’utilizzo di una codifica lossless in 5.1 DTS HD Master Audio, sia per il doppiaggio italiano, anche se il film resta per buona parte sottotitolato, che per la lingua originale. Entrambe le tracce risultano cristalline e precise nel sottolineare con il commento sonoro, di voci e rumori, tutto l’orrore di un luogo infernale come Auschwitz.
L’unica macchia di questa bella edizione domestica, arriva dal reparto dei contenuti speciali che si limita al solo trailer originale.
Commento Finale - 80%
80%
Buona edizione domestica per "Il Figlio di Saul", purtroppo priva di contenuti speciali.