L’era glaciale 5 : In rotta di collisione, continua le avventure della saga con i nostri eroi alle prese con un meteorite. Galen T. Chu e Mike Thurmeier dirigono uno dei franchise più amati dai bambini e portano i tre protagonisti originali ad un ulteriore sviluppo nella loro ormai epica storia.
La premessa rimane intatta, nonostante siano ormai passati quattordici anni e quattro film dal capitolo originale in “L’Era Glaciale 5“: Scrat insegue l’inafferrabile ghianda. Questa volta le sue peripezie si spostano nello spazio e un po’ come fosse un padre eterno, lo vediamo creare il sistema solare, i pianeti e le costellazioni, sempre nel vacuo tentativo di raggiungere l’oggetto del desiderio per eccellenza, la ghianda. Intanto sulla terra i nostri tre eroi (Manny, Diego e Sid) proseguono la loro evoluzione, ognuno alle prese con i problemi della vita adulta. Come sempre Manny è al centro di un conflitto familiare: la figlia ormai cresciuta è decisa a lasciare casa con il suo nuovo ragazzo. Diego ha intanto trovato la sua metà, mentre Sid ne è alla costante ricerca.
Sebbene le premesse sembrino diverse da quelle dei film precedenti, la pellicola risulta alla fine indistinguibile da uno dei suoi predecessori e si colloca nell’enorme massa di intrattenimento per bambini che sfrutta e spreme ogni mezzo a sua disposizione, creando raramente qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda l’aspetto puramente estetico mantiene una discreta qualità, non scadendo nel cheap più assoluto, sempre più frequente nei sequel animati. L’umorismo è quello del primo film, ovviamente visto e rivisto, ma che mantiene un gradevole sarcasmo, dando colore ad alcune scene che risultano genuinamente divertenti.
I personaggi, ormai accumulati nel corso di ben quattro film, compongono un quadro interessante che permette agli sceneggiatori di riempire un’ora e mezza senza troppi sforzi. Come prevedibile, sono stati aggiunti nuovi personaggi che arricchiscono, senza rinnovare, le vicende dei protagonisti. Per quanto riguarda i personaggi originali, ai quali il pubblico è più affezionato, il loro arco evolutivo è pressoché nullo ormai, la loro crescita è minima e insoddisfacente.
“L’era glaciale 5: In rotta di collisione” prosegue per inerzia, va ad oltranza portando avanti un franchise che avrebbe dovuto fermarsi già due o tre film fa. L’unico motore è Scrat, le cui gag sono sempre piacevoli e portano avanti, in tutti i sensi, le pesanti e ripetitive peripezie del trio originale. Le idee scarseggiano e mentre il pubblico, che era bambino alla sua prima uscita, è cresciuto, “L’era glaciale“ si è involuto, diventando un prodotto vuoto. Non va al di là del film usa e getta, un finto divertimento per un pubblico esclusivamente di bambini.
Commento Finale - 60%
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Arrivati al quinto sequel è inevitabile rimanere a corto di idee, difetto che si fa sentire parecchio a discapito della trama e dei personaggi. L'umorismo è quello nato con il primo "Era Glaciale", mantiene lo stesso stile irriverente e impacciato, fornendo ad un pubblico più giovane un prodotto divertente e comprensibile. Il film nel complesso è quello che ci si aspetta da un franchise che va avanti anche se non dovrebbe: un prodotto godibile, ma banale, adatto esclusivamente ai bambini.
Complimenti alla giornalista De Falco che ha saputo tradurre in parole perfette il mio senso di frustrazione all’uscita dal cinema ieri. Meno male che ci rimane Scrat….
Concordo con la Sig. Cesaroni.Per la serie “Come rovinare un riuscitissimo film” ecco al quinto episodio un crollo verticale per quanto riguarda la trama, veramente pessima, con la trasformazione da cartone semi-realistico in un cartoon completamente senza regole stile will coyote. Decisamente spero che chi ha scritto la sceneggiatura faccia incetta di uova marce!
Per la prima volta mi sono annoiato vedendo un episodio de “l’Era glaciale”.
Grazie ad entrambi per i complimenti, a questo punto non resta che sperare che questo sia l’ultimo film della serie