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Il Diritto di Uccidere – Recensione – Un Film di Gavin Hood

Il diritto di uccidere di Gavin Hood,  nelle sale italiane dal 25 agosto,  segna l’ultima apparizione di Alan Rickman sul grande schermo.

In “Il Diritto di Uccidere“, Katherine Powell (Helen Mirren), è un colonnello inglese che dirige a distanza un’operazione antiterroristica a Nairobi. L’operazione si svolge in gran parte grazie all’ausilio di un drone pilotato in Nevada dall’ufficiale Steve Watts (Aaron Paul). L’azione è pianificata nei minimi particolari ma quando nel mirino dell’occhio dal cielo finisce anche una bambina, che potrebbe rimanere vittima dell’attacco, la situazione precipita.

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Il Diritto di Uccidere, scritto da Guy Hibbert e diretto da Gavin Hood, ci porta direttamente all’interno della war room della potenza Britannica e al centro dell’azione, aprendo il dibattito sugli omicidi mirati e sulla guerra dei droni. Durante la visione del film, lo spettatore si ritrova immerso nelle tematiche trattate, si confronta con i personaggi e si ritrova a riflettere su quei dilemmi che, al di là dello schermo, sono reali e non di facile gestione e risoluzione.

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Nonostante la semplicità e la linearità della trama, quasi scarna si potrebbe dire, e tralasciando il poco realismo di alcune situazioni, come la troppa umanità dei soggetti coinvolti, la pellicola riesce a tenere incollato lo spettatore alla poltrona. Quanto vale una vita (la vita di una bambina innocente, per giunta!), rispetto alla possibilità di salvare un centinaio di persone in un possibile attentato? A chi spetta il dovere di decidere questo valore? Chi può arrogarsi il diritto di decidere? Cosa decideranno, e chi si prenderà la responsabilità di dare l’ok all’operazione? E ancora: è più importante il consenso pubblico in campo politico o lo svolgimento di una missione militare?

Il Diritto di Uccidere ha il suo tocco di genio nel riuscire a rendere reale la vicenda, senza perdere tempo a spiegare chi è chi e perché fa cosa. I personaggi rimangono volontariamente non troppo definiti, conosciamo solo i loro ruoli nella vicenda e questo basta. L’occhio rimbalza dalla bambina che vende il pane a un angolo di una strada di Nairobi, alla base militare in Nevada da cui vengono guidati i droni, alle stanze del potere a Londra, fino in Cina dove il Ministro degli Interni rimanda indietro la patata bollente e poi ancora a Nairobi. La tensione è tutta concentrata sulla bambina e sul giro di telefonate. Il tutto caratterizzato da un utilizzo della camera che si focalizza ora sui volti e ora sui droni.

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Gavin Hood, riesce a fare di un film di guerra un thriller intelligente che resta abbastanza neutrale sull’argomento: lo illustra, lo racconta e dà uno spunto per riflessioni e confronti più ampi. Non apre una polemica gratuita né prediche di nessun tipo. Il Diritto di Uccidere è un’opera sugli effetti del combattere una guerra senza uscire dal proprio paese. E’ l’inizio di un dibattito filosofico, etico, morale e politico su cosa sia giusto o sbagliato, senza voler puntare il dito contro nessuno, né mettendosi dalla parte di nessuno. Il Diritto di Uccidere porta sul grande schermo tutte quelle domande che sfidano la comune nozione di bene e male.

Regia: Gavin Hood. Con: Helen Mirren, Aaron Paul, Aisha Takow, Alan Rickman, Alex Gallafent, Armaan Haggio, Babou Ceesay. Anno: 2015 Durata: 102 min Paese: Gran Bretagna Distribuzione: Teodora Film
Il diritto di uccidere di Gavin Hood,  nelle sale italiane dal 25 agosto,  segna l'ultima apparizione di Alan Rickman sul grande schermo. In "Il Diritto di Uccidere", Katherine Powell (Helen Mirren), è un colonnello inglese che dirige a distanza un’operazione antiterroristica a Nairobi. L’operazione si svolge in gran parte grazie all'ausilio di un drone pilotato in Nevada dall'ufficiale Steve Watts (Aaron Paul). L’azione è pianificata nei minimi particolari ma quando nel mirino dell’occhio dal cielo finisce anche una bambina, che potrebbe rimanere vittima dell’attacco, la situazione precipita. Il Diritto di Uccidere, scritto da Guy Hibbert e diretto da Gavin Hood,…
Commento Finale - 70%

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Arriva nelle sale italiane l'ultimo film di Gavin Hood, Il diritto di uccidere. Dalla trama estremamente semplice, riesce a catturare il pubblico sottoponendolo a un confronto etico, morale e politico circa la guerra dei droni, una guerra comodamente combattuta nelle comode war rooms delle grandi potenze.

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