Dopo il sorprendente “The Winter Soldier” i fratelli Russo continuano le gesta della Sentinella della Libertà in “Captain America: Civil War”
Il capitano Steve Rogers (Captain America) e la sua squadra, vengono considerati i diretti responsabili di un incidente internazionale. Il governo delle nazioni unite decide così di mettere un freno alla libertà organizzativa degli Avengers, chiedendo a gran voce la creazione di un sistema di responsabilità che sorvegli e diriga il team. La nuova dimensione divide gli Avengers in due fazioni: la prima è capeggiata da Tony Stark (Iron Man), convinto dagli avvenimenti che una vigilanza del governo sia necessaria, la seconda guidata da Steve Rogers, desidera che il team rimanga libero da interferenze. Una separazione che li porterà inevitabilmente ad uno scontro mentre una nuova minaccia si muove nell’ombra.
Dopo il non proprio riuscitissimo scontro tra i due pesi massimi tra i supereroi della DC Comics, questa volta sono i Marvel Studios che trasportano al cinema uno degli scontri più leggendari del proprio universo a fumetti con “Captain America: Civil War“. Affidata ancora una volta la cabina di regia ai fratelli Russo, con la speranza di ripetere il successo artistico quanto economico del precedente episodio, la terza pellicola dedicata alla Sentinella della Libertà, nonché tredicesimo lungometraggio dei Marvel Cinematic Universe e primo della cosiddetta “Fase Tre”, viene completamente invasa dalla presenza massiccia di supereroi. Un film corale ricco come sempre di azione e pungente ironia.
Qualitativamente inferiore al già citato The Winter Soldier, “Captain America: Civil War” si segnala già da oggi come il miglior cinecomics con sovrabbondanza di protagonisti dai tempi del primo film dedicato ai Vendicatori. Meno cupo e più giocherellone del suo diretto antagonista in casa DC, è un film scritto decisamente meglio e con un soggetto assolutamente più solido nonostante lo scontro venga alla fine presentato come una scanzonata scazzottata tra amici. Caratterizzato da una costruzione stilistica ormai marchio di fabbrica dei Marvel Studios, questo nuovo episodio si differenzia da un ipotetico terzo capitolo degli Avengers per un ritorno ad una narrazione che guarda al terrorismo e all’uomo come prima minaccia di se stesso.
Confezionato perfettamente dai fratelli Russo, “Captain America: Civil War“, è un film ben bilanciato nonostante la presenza ingombrante di tanti protagonisti sullo schermo, ad ogni personaggio è stato ritagliato il giusto spazio per esprimersi. Nonostante tutte queste note positive, la pellicola soffre sopra ogni merito della poca originalità di base. Questa serializzazione dell’universo sta di fondo legando talmente tanto i film tra loro che gli stessi si somigliano un po’ tutti nella struttura narrativa. Promossi gli ingressi dei nuovi personaggi, l’intrigante Pantera Nera, e l’ennesimo reboot di Spider-man, questa volta reso ancora più giovane e inesperto rispetto al recente passato.
Sorretto dai capisaldi della cinematografia Marvel, umorismo e azione senza dimenticare un pizzico di dramma umano, “Captain America: Civil War“, è capace di fondere elementi da thriller politico e film di spionaggio alle indimenticabili battute dei suoi personaggi. Un prodotto diligente e pulito con le credenziali giuste per realizzare la felicità degli appassionati del genere.
Commento Finale - 71%
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Sorretto dai capisaldi della cinematografia Marvel, umorismo e azione, "Captain America: Civil War", è capace di fondere elementi da thriller politico e film di spionaggio alle indimenticabili battute dei suoi personaggi. Promossi gli ingressi dei nuovi personaggi, con il nuovo reboot di Spider-Man veramente riuscito. Un prodotto divertente con un unico vero limite, la poca originalità di struttura narrativa.
erg…sul mio canale Youtube trovate la parodia del film!!!
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