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Babbo Bastardo 2 – Recensione – Un Film di Mark Waters

Babbo Bastardo 2, Billy Bob Thornton torna a vestire i panni del babbo natale più bastardo della storia del cinema, tredici anni dopo il successo del primo sorprendente capitolo.

Ridotto uno straccio dalla vita e dalle troppe scelte sbagliate, Willie T. Soke (Billy Bob Thornton) è ancora una volta senza un soldo e alle prese con i suoi problemi di alcolismo. Il suo unico amico è Thurman Merman (Brett Kelly), il ragazzino paffutello che da dieci anni è entrato nella sua vita nonostante lui sia un vero “pezzo di merda”. Dopo aver fallito il suicidio, Willie, viene raggiunto da una lettera del suo ex-socio e traditore, il nano Marcus (Tony Cox). Convinto da un colpo da 2 milioni di dollari torna in società con il nano infame ma l’arrivo di un terzo socio nella banda, sua madre Sunny Soke(Kathy Bates), un maschiaccio ultra-carogna che già in passato ha denunciato suo figlio per salvarsi la pelle, complicherà ancora di più la situazione. Intanto il Natale è alle porte e il colpo sempre più vicino.

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Dopo uno spettacolare primo capitolo, Billy Bob Thornton torna nei panni di uno dei personaggi più negativi e amabili della storia recente della commedia americana. Ci sono voluti circa tredici anni per veder tornare questo personaggio unico, creato dai geniali Glenn Ficarra e John Requa (Colpo di fulmine – Il mago della truffa), con il coinvolgimento nella produzione di Ethan Coen e Joel Coen. Abbandonata la scrittura ficcante del duo e le attenzioni di produttori intelligenti come i fratelli Coen, “Babbo Bastardo 2“, affida le sue fortune alla regia di un discreto mestierante di commedie come Daniel Waters, e alla penna di Shauna Cross, già dietro la sceneggiatura di film come “Che cosa aspettarsi quando si aspetta” e “Resta anche domani“. Il risultato è un seguito di sufficiente fattura che purtroppo non brilla di originalità e di soluzioni narrative, ma tiene ben saldo l’acceleratore sulle caratteristiche più marcate che hanno reso celebre il suo predecessore: volgarità, riscatto sociale e allusioni sessuali. 

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Un seguito concettualmente realizzato con lo scopo di accontentare i fan che da anni chiedevano a gran voce un proseguimento della storia. Purtroppo l’abbandono delle menti dietro il successo del suo predecessore non hanno permesso al titolo di bissare la qualità di scrittura intelligente nascosta sotto la volgarità.  “Babbo Bastardo 2” risuona spesso purtroppo come un eco lontano dell’originale al quale tuttavia risponde con gag tutto sommato funzionali al divertimento dello spettatore. Se c’è una cosa che non manca a “Babbo Bastardo 2” sono le risate, spesso veramente di pancia affidate però ad una volgarità, questa volta fine a se stessa, che non accontenterà tutti i palati. Un mezzo passo falso comunque apprezzabile da chi ha amato alla follia il film originale.

 Regia: Mark Waters Con: Billy Bob Thornton, Kathy Bates, Tony Cox, Christina Hendricks, Brett Kelly, Ryan Hansen, Jenny Zigrino, Jeff Skowron, Cristina Rosato, Nathaly Thibault Anno: 2016 Durata: 87 min. Paese: USA Distribuzione: Koch Media
Babbo Bastardo 2, Billy Bob Thornton torna a vestire i panni del babbo natale più bastardo della storia del cinema, tredici anni dopo il successo del primo sorprendente capitolo. Ridotto uno straccio dalla vita e dalle troppe scelte sbagliate, Willie T. Soke (Billy Bob Thornton) è ancora una volta senza un soldo e alle prese con i suoi problemi di alcolismo. Il suo unico amico è Thurman Merman (Brett Kelly), il ragazzino paffutello che da dieci anni è entrato nella sua vita nonostante lui sia un vero "pezzo di merda". Dopo aver fallito il suicidio, Willie, viene raggiunto da una lettera del suo ex-socio e…
Commento Finale - 65%

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Billy Bob Thornton torna nei panni di uno dei personaggi più negativi e amabili della storia recente della commedia americana. Purtroppo l'abbandono delle menti dietro il successo del suo predecessore non hanno permesso al titolo di bissare la qualità di scrittura intelligente nascosta sotto la volgarità. Un seguito di sufficiente fattura che purtroppo non brilla di originalità e di soluzioni narrative, ma tiene ben saldo l'acceleratore sulle caratteristiche più marcate che hanno reso celebre il suo predecessore: volgarità, riscatto sociale e allusioni sessuali. Sarà apprezzato dai fan.

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About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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