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Love and Mercy – Recensione – Un Film di Bill Pohlad

L’incredibile storia della mente dei leggendari Beach Boys rivive in “Love and Mercy”,  finalmente al cinema con Adler Entertainment. 

Bill Pholad, produttore di innumerevoli pellicole di successo, torna alla regia a distanza di ventiquattro anni dal suo Old Explorers con la bizzarra e sofferta vita di Brian Wilson, mente geniale dietro i più grandi successi dei Beach Boys. Opera biografica, giunta al cinema in italia con due anni di ritardo, racconta attraverso una narrazione distesa tra presente e passato tutto il talento e la sofferenza di uno dei geni moderni della musica del nostro secolo. “Love and Mercy” è un ritratto intimo di un uomo enigmatico, sicuramente di successo ma anche fragile nell’affrontare la vita.

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Scritto e realizzato con la piena collaborazione dello stesso Brian e di sua moglie, il film ci porta alla scoperta di un ragazzo prodigio e poi di un uomo malato di nervi, attraverso un arco di vita lungo 30 anni che descrive tanto il talento e il successo quanto la discesa all’inferno, tra abusi di droghe e i fantasmi di un infanzia difficile. Dai successi storici con la band, come “Sufer Girl” o “Fun, Fun, Fun”, al collasso mentale che lo vede in cura sotto l’influenza del terapista Eugene Landy (Paul Giamatti) fino alla relazione retentiva con Melinda Ledbetter (Elizabeth Banks) che diventerà in seguito sua moglie e gli salverà la vita.

Ambientato nel presente ma caratterizzato da una struttura narrativa ricca di flashback del passato, il film è interpretato da due protagonisti d’eccezione, Paul Dano (Il petroliere, Little Miss Sunshine) e da John Cusak (Alta Fedeltà – Maps to the Stars) che prestano magnificamente il volto, più il primo che il secondo, sia al giovane che al maturo Brian Wilson. Una prova di carattere di entrambi gli attori, affiancati da uno splendido cast di contorno, mette a fuoco una storia tanto sofferta quanto appassionante.

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Senza strafare ne inventare nulla Bill Pholad, segna con “Love and Mercy”  un ritorno dietro la macchina da presa degno di attenzione, capace di raccontare ed intrattenere nella sua genuina semplicità e bizzarra sinfonia di sentimenti. Unico limite il poco spazio dato alla musica dello storico gruppo americano, tra i fondatori del “California Sound”.

Regia: Bill Pohlad Con: Elizabeth Banks – John Cusack – Paul Dano – Paul Giamatti – Jake Abel – Joanna Going – Kenny Wormald – Dee Wallace – Max Schneider – Brett Davern – Erin Darke – Tyson Ritter – Graham Rogers – Jonathan Slavin – Diana Maria Riva – Bill Camp Anno: 2014 Durata: 121 Min – Paese: USA Distribuzione: Adler Entertainment
L'incredibile storia della mente dei leggendari Beach Boys rivive in "Love and Mercy",  finalmente al cinema con Adler Entertainment.  Bill Pholad, produttore di innumerevoli pellicole di successo, torna alla regia a distanza di ventiquattro anni dal suo Old Explorers con la bizzarra e sofferta vita di Brian Wilson, mente geniale dietro i più grandi successi dei Beach Boys. Opera biografica, giunta al cinema in italia con due anni di ritardo, racconta attraverso una narrazione distesa tra presente e passato tutto il talento e la sofferenza di uno dei geni moderni della musica del nostro secolo. "Love and Mercy" è un ritratto intimo di un uomo enigmatico, sicuramente…
Commento Finale - 72%

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Il genio di Brian Wilson, la mente dietro il successo dei Beach Boys, in una pellicola biografica che ne certifica il talento quanto la fragilità psicologica. Caratterizzato da una struttura narrativa che oscilla tra passato e presente, il film è sostenuto dalle perfette prove dei due protagonisti, il giovane Brian, Paul Dano, e il maturo Wilson, John Cusack. Capaci, il primo più che il secondo, di mettere a fuoco una storia tanto sofferta quanto appassionante. Unico limite il poco spazio dato alla musica dello storico gruppo americano.

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About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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