Il sorprendente esordio alla regia per Joel Edgerton, “Regali da Uno Sconosciuto – The Gifrt” arriva finalmente anche in Italia grazie alla Koch Media, dopo le ottime reazioni di critica e pubblico ricevute negli Stati Uniti.
“Regali da uno sconosciuto – The Gift” è un thriller psicologico dal sapore classico che guarda alle produzioni europee e omaggia, con le ovvie e dovute differenze, il maestro del brivido Alfred Hitchcock. Disteso in una narrazione che impone e inverte spesso vittime e carnefice, Joel Edgerton autore anche della sceneggiatura, impone allo spettatore un ritmo rilassato dove l’intrigato gioco dell’attesa, del pericolo dietro l’angolo e di imminenti rivelazioni, cattura efficientemente l’attenzione dello spettatore. L’idea di insistere ossessionatamente sulle paure irrazionali dell’essere umano, l’arrivo improvviso di uno sconosciuto nella vita della coppia, rivelazioni e invasioni domestiche seminate per tutto l’arco della narrazione, sono tra gli elementi più riusciti della pellicola.
Un film ricco di sorprese e ben diretto che non si vergogna di prendersi i suoi tempi per portare ad ebollizione la narrazione. Intelligente nella sua messa in scena “Regali da Uno Sconosciuto – The Gifrt” ha l’unico limite di presentare una parte centrale che soffre di un ristagnamento degli eventi, necessari ma non fondamentali per ciò che accadrà dopo. Un difetto non da poco per lo spettatore meno incline alla dilatazione del ritmo. Thriller di matrice riflessiva che guarda al rapporto tra gli individui prima ancora di cercare il terrore nelle azioni. Quando il peso delle verità e delle bugie danzano insieme su di un palco traballante.
“Regali da Uno Sconosciuto- The Gifrt” è un film imperfetto che risente in parte delle incertezze dell’opera prima ma che regala ottimi salti dalla sedia ed un finale, sulla falsariga di “Bad Time”, di discreta brutalità psicologica.
Il passato non dimentica.