“Avevo l’esigenza di fare un film che richiamasse il senso del vedere nonostante fosse un film immerso nella musica. Volevo vedere come si suscita l’immagine attraverso la musica, capire la giusta distanza, la posizione…” Parla così il regista Fabrizio Ferraro del suo ultimo lavoro Wenn Aus Dem Himmel… (Quando dal cielo), documentario che filma l’incontro di Paolo Fresu, trombettista di fama mondiale e Daniele Di Bonaventura, pianista e bandoneonista con Manfred Eicher, fondatore dell’etichetta ECM, per la realizzazione dell’album “In Maggiore”. I momenti migliori del film sono dati appunto dalla musica altamente evocativa dei due musicisti e del processo creativo che si apprestano a compiere: registrazione, montaggio, mixaggio acustico al fine di avere un prodotto perfetto.
Ferraro sceglie deliberatamente di riprendere i musicisti, nell’atto della registrazione, filmandoli di spalle, proprio per capovolgere esplicitamente la posizione frontale e passiva con la quale il pubblico assiste ad un concerto: non è un caso infatti che vengano riprese delle poltrone del teatro vuote, quasi a voler rappresentare l’inconsistenza del pubblico del cinema e della musica che si sta smaterializzando sotto gli influssi del digitale e che il regista vorrebbe si ricomponesse secondo nuove coordinate, mettendolo in ascolto.
Wenn Aus Dem Himmel…(Quando dal cielo) è sicuramente una pellicola per intenditori di jazz e per un “pubblico di nicchia” che se estimatore di questo genere potrebbe compiere una bella esperienza sensoriale ma per chi, invece, non apprezza particolarmente questo genere può risultare pesante, dato che, chiaramente, non vi è una trama, e, salvo alcuni momenti il film è incentrato quasi tutto sulla registrazione dell’album; senza voler in alcun modo sminuire il valore artistico dei due musicisti, nonché la presenza di spunti interessanti sul rapporto tra immagini, pensieri e musica.