Primo remake targato Rai di una serie americana cult, Parenthood, in onda dal 2010 al 2015 sulla Nbc, che Jason Katims ha liberamente tratto dall’omonimo film del 1989 di Ron Howard, uscito da noi con il titolo Parenti, amici e tanti guai, Tutto può succedere, prodotta in associazione con NbcUniversal e diretta da Lucio Pellegrini, andrà in onda dal 27 dicembre per 13 serate su Rai 1.
Al centro della storia, ambientata tra Roma e case di famiglia a Fiumicino, ci sono le tre generazioni dei Ferraro: Emma (Maglietta) e Ettore (Colangeli) genitori di quattro figli, Alessandro (Sermonti), Carlo (Tiberi), Sara (Sansa) e Giulia (Morariu) ormai adulti (chi più chi meno) tutti alle prese con la rispettiva prole, problemi, scoperte e crisi. La famiglia al centro quindi della Fiction Rai di qualità “come osservatorio privilegiato per capire come cambia la società. E la lunga serialità, altra scommessa Rai, ci fornisce gli strumenti per raccontarlo al meglio”, come ribadito dal direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta. E di spunti di riflessione importanti Tutto può succedere ne offre parecchi e per tutta le età. Il lavoro di riscrittura della serie americana è stato davvero interessante, nel rendere credibili le storie adattandole alla società italiana e nel dar spazio ai più giovani, che occupano un punto di vista interessante e da non sottovalutare.
La musica è grande protagonista della serie, coprodotta da Rai Fiction e Cattleya: la colonna sonora è di Paolo Buonvino, figurano brani originali come quello d’apertura Tutto può succedere con il testo di Giuliano Sangiorgi, interpretato dai Negramaro e Pinzipo, scritto e interpretato da Raphael Gualazzi, un inno all’ottimismo. Dalla Sugar proviene anche Victor Kwality, cui Bonvino ha affidato l’interpretazione e il testo di due canzoni: 19 words e There are people.
Non resta, dunque, che farci trasportare all’interno della famiglia Ferraro per partecipare alle loro gioie e ai loro dolori che sono, poi, quelli di ogni famiglia.