Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014, arriva nelle nostre sale dopo circa un anno, Tutto può accadere a Broadway (She’s Funny that way), commedia vecchio stile con continui rimandi ad una cinematografia ormai passata eppure mai tanto viva, che segna il ritorno attesissimo sul grande schermo del regista Peter Bogdanovich.
Con uno script impeccabile, sorretto da un cast stellare affiatatissimo e brillante, tra gli altri Owen Wilson, Kathryn Hahn, Will Forte, Rhys Ifans, Bogdanovich caratterizza e personalizza ogni personaggio, pur secondario, con arguzia e precisione sottile, regalando a ciascuno un piccolo, esilarante momento di cinema puro. Persino l’inedita, efficacissima e insolita prova di Jennifer Aniston, più volte sbeffeggiata dalla critica internazionale, strappa applausi grazie al ruolo di una folle, nevrotica, arrogante e bizzarra psicanalista. La vera sorpresa è tuttavia Imogen Poots, venticinquenne inglese dalla voce profonda e l’espressione buffa, che con ammirevole abilità dà vita alla sua travolgente Izzy, ciclone di vitalità in bilico tra malizia e candore, scaltrezza e ingenuità.
C’è di tutto e di più in Tutto può accadere a Broadway: goffi investigatori privati over 60, importanti giudici ossessionati da giovani prostitute, fascinosi divi legati a donne che proprio non riescono a ricambiare il loro amore, genitori isterici e poco propensi a credere nelle potenzialità delle proprie figlie, e soprattutto registi dolci e premurosi ma traditori seriali. Siamo all’interno di un meccanismo a orologeria che unisce con garbo e spigliatezza battute e citazioni, gag e colpi di scena: un divertissement raffinato che non ha paura di mostrare la sua natura squisitamente cinefila e metalinguistica. Infatti chiarissimo è il riferimento alle screwball comedies d’epoca, in particolare a quelle di Lubitsch, e non è un caso che Bogdanovich usi a più riprese espliciti riferimenti ad esse, compresa la battuta-tormentone del film “scoiattoli alle noci” proveniente da Fra le tue braccia, con Jennifer Jones.
Tutto può accadere a Broadway, quindi, funziona grazie, soprattutto, a una sceneggiatura ben scritta e divertentissima, che non conosce mai cadute né di ritmo né di gusto.