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The Wolfpack di Crystal Moselle – Recensione Film

Premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2015 e presentato nella sezione Panorama per Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma di quest’anno, arriva sui nostri schermi The Wolfpack, un documentario che racconta la vita di sei fratelli che per anni hanno vissuto chiusi in un appartamento di New York, facendo, attraverso il cinema, la loro unica finestra sul mondo, esperienza di vita.

Cresciuti senza uscire mai di casa. Solo una o due volte l’anno gli era consentito quale breve fuoriuscita assieme a i genitori. L’idea del padre era di costruire come una comunità, li ha allevati a pane capelli, lunghi, musica e film. Il cinema è stata infatti l’unica maniera per loro di apprendere, l’unico svago. Amanti di Tarantino, Fincher, Sergio Leone, supereroi e tutto il cinema che alle loro età può esaltare di più, i fratelli Angulo per hobby rimettono in scena i film che amano, con dovizia di costumi elementi di scena costruiti con il cartone e battute sbobinate dai DVD. Tutto in casa, nell’appartamento in cui vivono tutti insieme a Manhattan.

Crystal Moselle, esordiente alla regia, entra con discrezione in una casa dove nessuno era entrato prima, ed è capace di tirare fuori il meglio dalle vicende che ognuno dei fratelli Angulo e dei loro genitori le confidano, senza dimenticarsi del peggio. Così la Moselle accompagna i fratelli a piccoli passi nel mondo esterno e lo fa con delicatezza e con un senso di innocenza e di scoperta tipica delle “prime volte”.

“E’ stato surreale avere le telecamere in casa. Credo non ci potesse essere modo migliore di fare esperienza del mondo. Anche il rapporto con Crystal era fondato sull’amore per il cinema. Siamo passati dal mondo chiuso della nostra casa a girare per il mondo per Festival, senza passaggio intermedio”. Parla così uno dei fratelli Aguero, giunto a Roma per presentare il film, del potere del cinema e di come sia capace di trasformare e salvare esistenze.

The Wolfpack, appare come uno straordinario viaggio nel cinema di cui si respira la sua reale essenza, in quanto, tra filmati del passato dei protagonisti e immagini su nastro magnetico tornano alla memoria gli anni che hanno preceduto la rivoluzione del digitale, ma anche e soprattutto un racconto di formazione al termine di cui si prova una sorta di affezione per il mondo dei ragazzi dominato dallo stimolo della fantasia e lontano dalla quotidiana routine della nostra società.

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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