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The Reach - Caccia all'uomo di Jean-Baptiste Léonetti - 01

The Reach – Caccia all’uomo di Jean-Baptiste Léonetti – Recensione Film

Pur essendo una pellicola con un fortissimo senso critico trovare in The Reach – Caccia all’uomo una vera forma di riflessione è veramente difficile.

Metaforicamente parlando, il film vanta un soggetto interessantissimo, sopratutto l’espediente visivo del deserto, allegoria interessantissima su quello che è uno dei tanti mali dei nostri tempi: il capitalismo. Così crudo e arido, una piaga che non ha mezze misure, in cui il ricco diventa sempre più ricco mentre il povero soccombe.

Non si può certo negare all’opera di avere coraggio da vendere e di certo, raccontare l’attuale situazione economica mondiale non è cosa facilissima ma è evidente che il modo in cui si è scelto di esporla è quanto meno discutibile. Un’infinità di cliché seguiti da dialoghi improbabili, dove i punti di vista, evidentemente in netta contrapposizione, vengono detti ad alta voce. Per non parlare della totale assenza di suspense, altro elemento che dovrebbe essere fondamentale in una pellicola del genere. Più semplicemente si potrebbe affermare che la sceneggiatura segue una direzione totalmente opposta alle idee originali dello script.

La cosa che più lascia interdetti tuttavia è il ruolo ritagliato al povero Micheal Douglas. La sua partecipazione si poteva tranquillamente evitare, non solo per il modo in cui è stato trattato il personaggio nel film ( un sigaro e un bicchiere di Whisky non fanno di una persona una capitalista) ma sopratutto per quello che Douglas ha rappresentato in passato per tutti gli appassionati di cinema. Un volto che ha contribuito a mettere in evidenza l’arroganza del soldo, affetti compresi.

Guarda il trailer : https://www.youtube.com/watch?v=dITJeeAs-EA

About Alberto Lupocattivo

Appassionato di cinema e letteratura. Nerd all'ennesima potenza è sempre attento al repentino mutamento della cinematografia. Per lui non esiste un genere ma il cinema di genere.

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