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Terminator Genisys di Alan Taylor - 01

Terminator Genisys di Alan Taylor – Recensione Film

Dopo aver rilanciato l’immagine cinematografica di Thor, con The Dark World, il regista statunitense Alan Taylor alza la posta in palio attraverso il recupero di una delle icone del cinema fantascientifico. In seguito al fallimento di Jonathan Mostow e di Arnold Schwarzenegger, con “Terminator 3 – Le Macchine Ribelli” nel 2003, e dopo l’appena sufficiente, almeno sul piano visivo, tentativo del 2009 con “Terminator Salvation” la saga concepita da James Cameron e Gale Anne Hurd tenta un ipotetico restart alternativo tramite l’espediente dei viaggi nel tempo. Un artificio che riporta alla mente tanto la saga originale quanto il tema di “Ritorno al futuro” attraverso una linea temporale modificata  dal corso degli eventi passati.

Con riferimenti e omaggi al primo, al secondo capitolo e alla serie TV “The Sarah Connor Chronicles”, questo nuovo episodio arricchisce l’epopea di nuovi elementi e strade da percorrere. In perfetta sintonia con il moderno format seriale “Terminator Genisys” è costruito come un enorme plot autoconclusivo che traccia le basi per futuri seguiti senza dimenticare il suo ruolo di pellicola cinematografica attraverso un intrattenimento solido tanto per i vecchi quanto per i nuovi fan.

Naturalmente in molti si lamenteranno di un cinema hollywoodiano privo di nuove idee. Altri cercheranno di smontare qualsiasi teoria dei viaggi temporali, dimenticando letteralmente l’idea di essere al cinema e non in un aula di scienza all’università della “Sorbolona”. Potremmo per esempio trovare più di un difetto alla figura della nuova Sarah Connor interpretata da una bellissima Emilia Clarke troppo acqua e sapone per un ruolo spigoloso come questo ma che tuttavia in un universo alternativo ci può stare. Inutile fiato sprecato. La sola presenza del leggendario Schwarzenegger, in grande spolvero, e del suo finto sorriso robotico privo di emozioni  bastano e avanzano per zittire ogni critica. Un vecchietto di quasi settant’anni  ancora sulla cresta dell’onda, capace di rimettersi in gioco attraverso il suo lato più ironico. Perché lui come il suo storico personaggio può essere definito vecchio ma non obsoleto. La versione 3D non aggiunge quasi nulla esperienza.

Godetevi un film senza pensare al passato che è nostro e che nessuno ci porterà via. Godetevi il presente. Godetevi il futuro. Godetevi “Terminator Genisys”.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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