Arriva finalmente al cinema la biografia degli N.W.A. (Niggaz Wit Attitudes) uno dei gruppi più influenti del hardcore rap, la prima vera e propria “Gangsta Rap” della storia, padri fondatori di quella che viene definita la “Golden Age Rap” statunitense. Con la regia affidata a Felix Gary Gary, “Il negoziatore” (1998), “Straight Outta Compton”, è stato fortemente voluto da due dei veri componenti della band, Ice Cube e Dr. Dre, produttori del film insieme a Tomica Woods-Wright, vedova del prematuramente scomparso Eazy-E , al quale la pellicola è dedicata.
Biografia esemplare di un movimento musicale, sociale e politico, “Straight Outta Compton”, titolo del film tratto dal disco di maggior successo della band, è un testamento esemplare di ciò che ha rappresentato e rappresenta il “rap/hip hop” per gli afroamericani. Un gruppo di ragazzi di strada uniti dal talento, e dalla voglia di fuggire dalla miseria, poi separati dal successo e dal denaro. Per chi non conosce assolutamente la scena rap underground a stelle e strisce, “Straight Outta Compton”, sarà metaforicamente la pietra dove poggiare le fondamenta di una possibile ricerca all’insegna del come e del perché.
In un film dove i bassi potenti dominano incontrastati, trascinati da una colonna sonora martellante, prendiamo conoscenza della vita e del talento dei N.W.A. (Eazy-E, Dr. Dre, Ice Cube, MC Ren e DJ Yella) cinque ragazzi afroamericani, sfuggiti alla criminalità quasi per caso, delle loro emozioni e insoddisfazioni, contro un sistema corrotto e malato. Un canto di protesta che li porterà alla creazione di brani celebri come “Fuck The Police” che gli costò le intimidazioni di polizia e FBI.
Opera vitale, realizzata per omaggiare un pezzo di storia della musica, ma anche doverosa perché contribuì al cambiamento di un sistema sociale che ancora oggi nasconde inquietanti buchi neri.
Diretto ottimamente, provocatorio al punto giusto e sorretto da interpretazioni convincenti, tutti i componenti del cast sono bravissimi, “Straight Outta Compton”, ha l’unico limite nel suo essere troppo celebrativo. Un peccato veniale che può essere perdonato visto il massiccio processo e sforzo tecnico-creativo.
Dalla nascita al successo fino al punto di rottura, lasciatevi trasportare dal ritmo e dalla potenza dei ragazzi”Compton”.