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Video
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Imperdibile e divertentissima proposta in alta definizione offerta da Teodora Film e distribuita da CG Entertainment. Il quadro video è oggettivamente molto buono e assolutamente inappuntabile per gran parte della visione. Permangono alcuni dubbi sulla gestione delle scene più scure, vero tallone d’Alchile per molte produzioni, dove non mancano leggeri segni di rumore video e alcuni artefatti che non rovinano comunque la visione del film.
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Audio
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Contenuti Extra
Contenuti Extra
Poco articolato il comparto dei contenuti speciali che si limita all’inclusione di due soli e brevi approfondimenti: un making of sul film di circa quattro minuti, e di una featurette di circa tre minuti basata sui fatti realmente accaduti. Non mancano i canonici Trailer e Galleria Fotografica.
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Pride – Il Film
Cosa hanno in comune i minatori gallesi in sciopero durante l’Inghilterra Thatcheriana ed un gruppo di attivisti gay e lesbiche londinesi? Molto di più di quanto possa sembrare ad uno sguardo superficiale, in primo luogo la consapevolezza dell’importanza dell’unione nella lotta per difendere i diritti civili.
Accolto con una vera e propria ovazione a Cannes e forte del successo al botteghino ottenuto in patria “Pride” si candida ad essere la pellicola anglosassone dell’anno. Sostenuta da un ritmo serrato, una colonna sonora da urlo, una scrittura irresistibile ed un solidissimo cast fra cui spiccano le stelle Bill Nighy, Imelda Staunton e Paddy Considine. La pellicola del regista Matthew Warchus conquista a mani basse il podio fra le commedie natalizie intrisa com’è di valori positivi quali la comprensione, l’importanza del coraggio e dei valori civili, la necessità imprescindibile di essere se stessi, la forza dell’unione. Inoltre pur nelle vesti di una irresistibile commedia “Pride” ha il pregio di rinverdire nell’annoiato pubblico odierno, che a fatica rammenta il contesto ideologico in cui sono svolte le vicende narrate, i ricordi di quel contesto sociale che tanta influenza ha avuto nella attuale società. Sono descritti infatti gli albori di quella società liquida che di lì a pochi decenni avrebbe coinvolto e travolto tutti noi, nell’ambito di quello storico braccio di ferro durante la quale la Iron Lady ha preferito affamare per mesi i minatori pur di affermare il principio per cui “lo stato non esiste” segnando per certi versi la fine dello stato sociale come diritto del cittadino.
Una pellicola dall’altissimo valore storico e civile che pur non potendo nascondere la disfatta storica di cui sarebbe stata protagonista di li a poco la classe operaia inglese afferma in maniera inequivocabile una delle lezioni di cui tutti facciamo fatica a ricordare, in un momento storico in cui internazionalmente l’opposizione arranca: un diritto è un diritto e va difeso a prescindere, senza se e senza ma.