Nanni Moretti torna al cinema più forte che mai, mettendo in scena un film di un impatto emotivo e visivo notevole non osando mai davvero. La pellicola gira intorno ad una parola, perdita, che cos’ è una perdita? Come reagiamo ad essa? Il cast vanta nomi come Jhon Turturro, Margherita Buy, lo stesso Nanni Moretti e la meravigliosa Giulia Lazzarini. La maturità artistica dell’opera è eccelsa, comunicare tanto con poco è una cosa che solo i grandi autori sanno fare, le interpretazioni dei vari attori sono impeccabili, tutto è equilibrato e necessario, persino le introduzioni significative di ogni personaggio sono degne di nota e mai scontate, il tutto assemblato in un montaggio che passa da una scena comica ad una drammatica in maniera fluida e mai a caso. Anche sul piano temporale il film stupisce di continuo, si passa da ricordi e introspezioni di ogni personaggio quasi senza accorgersene, creando nello spettatore uno stordimento, che permette alla storia di essere assorbita quasi inconsciamente.
Quando si parla di cinema d’ autore è bene intenderlo nel modo giusto, in questo film troviamo tutto quello che è Morettiano, che giustamente può piacere o non piacere, ma che è riconoscibile e quindi ha una sua ragione d’ esistere in quanto punto di vista dell’ autore. I meriti della pellicola sono tantissimi, ma quello che spicca di più è la voglia di rimanere sul punto e di non eccedere mai, e nella pellicola di momenti ce ne sarebbero potuti essere a bizzeffe. La parte che si ritaglia il regista non è grandissima ma significativa, anche essa ha una sua evoluzione. Pellicola dove tutto è perdita, in ogni singola scena si può percepire questo sentimento, che non è sempre è inteso come un avvenimento negativo, ma che è parte fondamentale dell’ esistenza stessa, una perdita può farci piangere qualcuno o tirare fuori in noi quel tipo di malinconia propositiva che ci fa apprezzare meglio tutto quanto, un passaggio fondamentale della nostra vita, un sentimento da cui non possiamo discostarci e che prima o poi dobbiamo affrontare.
Un film d’ autore in pieno stile Nanni Moretti, che non si giustifica mai ma che trasuda cinema in ogni inquadratura.
Dal 16 Aprile al cinema.