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Mia madre di Nanni Moretti - 04

Mia madre di Nanni Moretti – Recensione Film

Nanni Moretti torna al cinema più forte che mai, mettendo in scena un film di un impatto emotivo e visivo notevole non osando mai davvero. La pellicola gira intorno ad una parola, perdita, che cos’ è una perdita? Come reagiamo ad essa? Il cast vanta nomi come Jhon Turturro, Margherita Buy, lo stesso Nanni Moretti e la meravigliosa Giulia Lazzarini. La maturità artistica dell’opera è eccelsa, comunicare tanto con poco è una cosa che solo i grandi autori sanno fare, le interpretazioni dei vari attori sono impeccabili, tutto è equilibrato e necessario, persino le introduzioni significative di ogni personaggio sono degne di nota e mai scontate, il tutto assemblato in un montaggio che passa da una scena comica ad una drammatica in maniera fluida e mai a caso. Anche sul piano temporale il film stupisce di continuo, si passa da ricordi e introspezioni di ogni personaggio quasi senza accorgersene, creando nello spettatore uno stordimento, che permette alla storia di essere assorbita quasi inconsciamente.

Quando si parla di cinema d’ autore è bene intenderlo nel modo giusto, in questo film troviamo tutto quello che è Morettiano, che giustamente può piacere o non piacere, ma che è riconoscibile e quindi ha una sua ragione d’ esistere in quanto punto di vista dell’ autore. I meriti della pellicola sono tantissimi, ma quello che spicca di più è la voglia di rimanere  sul punto e di non eccedere mai, e nella pellicola di momenti ce ne sarebbero potuti essere a bizzeffe. La parte che si ritaglia il regista non è grandissima ma significativa, anche essa ha una sua evoluzione. Pellicola dove tutto è perdita, in ogni singola scena si può percepire questo sentimento, che non è sempre è inteso come un avvenimento negativo, ma che è parte fondamentale dell’ esistenza stessa, una perdita può farci piangere qualcuno o tirare fuori in noi quel tipo di malinconia propositiva che ci fa apprezzare meglio tutto quanto, un passaggio fondamentale della nostra vita, un sentimento da cui non possiamo discostarci e che prima o poi dobbiamo affrontare.

Un film d’ autore in pieno stile Nanni Moretti, che non si giustifica mai ma che trasuda cinema in ogni inquadratura.

Dal 16 Aprile al cinema.

About Alberto Lupocattivo

Appassionato di cinema e letteratura. Nerd all'ennesima potenza è sempre attento al repentino mutamento della cinematografia. Per lui non esiste un genere ma il cinema di genere.

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