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Matrimonio al Sud di Paolo Costella – Recensione Film

Inserendosi nel filone dei “cinematrimoni”, costola nata dagli ormai celebri cinepanettoni, Matrimonio al Sud, è il quarto film, dopo Matrimonio alle Bahamas, A Natale mi sposo e Matrimonio a Parigi, in cui Massimo Boldi  si cimenta con storie di matrimoni, appunto, giocando questa volta, sulle secolari divergenze e differenze tra Nord e Sud.

Come si può intuire dalla trama, il film non spicca di certo per originalità: la diatriba Nord Vs Sud ormai ci è stata proposta in tutte le salse. La cosa potrebbe essere anche accettabile, se affiancata da una costruzione più che solida dei personaggi e da gag divertenti all’ennesima potenza. Cosa che in questo caso non avviene: battute sterili, personaggi banali e stereotipati, situazioni al limite del grottesco la fanno da padrone in una sceneggiatura che ha poco da dire. A completare il quadro negativo, ci si mette la parodia, molto kitsch, di Don Antonio, l’ormai tristemente celebre Boss delle Cerimonie di Real Time, interpretato in questo caso da Paolo Conticini.

Le uniche note davvero positive di Matrimonio al Sud, sono la scelta da parte del regista, Paolo Costella, di dare molto spazio alle due protagoniste femminili Anna (Barbara Tabita) e Giulia (Debora Villa), cosa che spesso non succede nelle commedie, in cui le donne sono relegate a personaggi secondari. Qui invece sono delle vere regine di interpretazione, avvincenti e simpatiche, uniche mediatrici tra i contrasti Nord e il Sud, nonché personaggi di svolta per la trama principale; e le ambientazioni (sempre grazie all’Apulia Film Commission): San Valentino a mare non è nient’altro che il paese pugliese Poglinano a mare, protagonista, quasi nelle stesse inquadrature, di un film di poche settimane fa, splendidamente ripreso dal regista Costella.

Menzione speciale per Peppe Barra nella parte del parroco Don Gaetano e Salvatore Misticone in quella del sacrestano: il duo funziona benissimo e le loro gag, anche se già viste, risultano sicuramente più divertenti. Una bocciatura totale per la recitazione di Luca Peracino, con un tono per nulla milanese e un’atteggiamento svogliato e poco credibile. Fatima Trotta, invece, regge molto bene il confronto con artisti ben più navigati ed esperti.

Se Matrimonio al Sud lo si guarda con gli occhi della commedia leggera, superficiale, senza nessuna pretesa, al fine di strappare qualche facile risata, sicuramente il film funziona a tratti. Qualche risata c’è, qualche situazione ironica e di puro divertimento è da apprezzare ma nel complesso il film appare lento tanto da dare la sensazione di essere più lungo di quello che effettivamente è.

https://www.youtube.com/watch?v=N9aSzvJVS4g

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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