Ispirato alla vera storia di Lea Garofalo e basato sul materiale d’inchiesta giornalistico e sulle sentenze dei processi che hanno condannato all’ergastolo il marito Carlo Cosco, Lea è soprattutto una storia di coraggio, di ribellione e di impegno civile che riporta dietro la macchina da presa, con temi e dinamiche da lui già affrontati in passato, Marco Tullio Giordana.
A differenza della pellicola del 2000 che portava sullo schermo la vita di Peppino Impastato, Marco Tullio Giordana porta in tv una vicenda tutta al femminile di coraggio, tenacia e ribellione contro un’organizzazione mafiosa. Lea infatti propone un’affascinante e netta contrapposizione tra la sfera del femminile e quella del maschile. Come ha giustamente sottolineato la direttrice di Rai Fiction Tinni Andreatta alla conferenza stampa: “E’ una storia di ribellione, di rifiuto delle regole scure della ‘ndrangheta, una storia in cui il femminile, legato alla maternità, alla capacità affettiva, vince su un maschile violento e segnato dalla morte”.
Quello che colpisce in Lea è l’assoluta mancanza di retorica e di buonismo. Il regista riesce, grazie a un’ottima sceneggiatura e all’intensità delle due attrici Vanessa Scalera e Linda Caridi, volutamente non notissime, a tratteggiare il mondo delle protagoniste mostrando in maniera cronologica diversi eventi chiave con brevità ed essenzialità. Ne risulta un’opera asciutta, pulita, empatica che restituisce molta verità alla storia che si sta raccontando. E’ lo stesso Marco Tullio Giordana a sottolineare: “Le donne che racconto non sono vittime, perché il loro coraggio le toglie dalla categoria degli oppressi. Anzi, questo rende Lea viva, e più forte del destino che le è capitato, un esempio per gli altri, una bandiera.”
Presentato in anteprima come film d’apertura al Roma Fiction Fest, Lea andrà in onda su Rai 1 Mercoledì 18 Novembre. Nonostante sia un film pensato per la tv, mentre si guarda Lea, si ha sempre la sensazione di avere a che fare con un film sul piano estetico estremamente curato e molto cinematografico, un film che racconta una realtà cruda ma anche un esempio. L’esempio che Lea Garofalo ha saputo dare a sua figlia Denise e l’esempio che Denise ha saputo dare, consegnando i colpevoli dell’omicidio della madre alla giustizia.