Dopo varie trasposizioni cinematografica di best-seller di successo come The Notebook, Dear John, Le parole che non ti ho detto, un nuovo romanzo di Nicholas Sparks, La risposta è nelle stelle – The longest ride – torna protagonista al cinema con la regia di George Tillman jr.
Il film racconta la romantica storia d’amore tra tra Luke, un ex campione di rodeo che cerca di tornare alle competizioni e Sophia, una studentessa che sta per intraprendere il lavoro dei suoi sogni nel mondo dell’arte a New York. Ad interpretare i due protagonisti ci sono Scott Eastwood, figlio del grande Clint, nei nostri cinema anche nel Fury di David Ayer, e Britt Robertson, la bionda compagna di set di George Clooney in Tomorrowland.
Gli ingredienti tipici dei romanzi di Sparks ci sono tutti: un grande amore, gli ostacoli che questo amore deve superare, – a volte si mette di mezzo la guerra, a volte divergenti visioni del mondo – mari di lettere che i due amanti si scambiano e, solitamente, un lieto fine anche se Sparks non è uno che rifugge dall’uccidere uno dei due amanti o entrambi, cosa che da alle storie un po di suspance. Visto in questa luce, La risposta è nelle stelle è in realtà uno film di Sparks meglio riusciti: i protagonisti vengono da mondi diversi e sono diretti in diverse direzioni: lei è diretta a uno stage a New York, lui è determinato ad andare ai campionati di Las Vegas. Ma la storia che maggiormente coinvolge non è quella dei due giovani protagonisti, bensì quella che proviene dal passato di Ira (Jack Huston): c’è una lezione più Sparksiana da imparare qui sul romantico sacrificio. La storia di Ruth (Oona Chaplin) e Ira e quello che avevano da dare fino a trovare la felicità ha prevedibilmente qualche attinenza con il rapporto Luke e Sophia ma forse non la stessa intensità: Huston e soprattutto la Chaplin sono una partita più interessante da osservare che quella tra la Robertson e Eastwood.
Inoltre, come spesso accade nei film di Sparks, il momento più emozionante del film ha poco a che fare con il romanticismo e più a che fare con un personaggio apparentemente estraneo: in Dear John è arrivato quando Channing Tatum teneva il suo morente padre autistico (Richard Jenkins) tra le sue braccia. Qui, ha a che fare con i tentativi di Ruth a infondere un amore per l’apprendimento e l’arte in un povero ragazzo di campagna.
Sicuramente non il meglio riuscito tra i film tratti dai Best-sellers di Sparks, La risposta è nelle stelle è sicuramente terreno fertile per i grandi romantici, per chi ama le storie d’amore epiche e per chi è affascinato dalle grandi ambientazioni country del Nord Carolina.