E’ in un nuvoloso pomeriggio di fine Maggio che incontriamo, presso la Libreria Nuova Europa ai Granai, Ferzan Ozpetek e Paola Minaccioni. La lieta occasione è la presentazione dell’ultima fatica di Ferzan, il suo nuovo libro ”Sei la mia vita”.
Un intera opera letteraria dedicata all’amore della propria vita quella che Ferzan Ozpetek, regista dei famosissimi Le fate ignoranti, Saturno contro, La finestra di fronte, Mine vaganti, decide di raccontare in Sei la mia vita, edito da Mondadori, durante un viaggio in macchina verso una località imprecisata.
Gli ospiti sin dalle prime battute ci accompagnano nelle atmosfere del libro. Grazie alla simpatia di Paola Minaccioni , conduttrice tra le altre della trasmissione mattiniera del ”Ruggito del coniglio”, e alla semplicità di Ferzan, sembra di immergersi nel terrazzo di casa sua dove nascono i suoi racconti, dove c’è la sua vita.
Lo scrittore-regista spesso è stato bollato, superficialmente, di narrare soltanto temi come l’omosessualità e l’amore. In realtà ciò che emerge maggiormente da questo libro, , come anche in tutti i suoi lavori , è la propensione a raccontare le relazioni umane. Il suo luogo per eccellenza, quello da cui è iniziata la sua avventura italiana negli anni Settanta, è un palazzo romano sulla via Ostiense, quello dove si ritrovò ad abitare grazie al suo amore dell’epoca, Valerio, un ragazzo che gli fece scoprire quel vecchio edificio “dove ancora vivono i fantasmi di tanti amici”. Un posto speciale, abitato da “una varia, eccentrica, stupenda umanità”, da quelli che poi sarebbero diventati la sua famiglia.
“Lì ho nutrito i miei sogni, ho provato ogni tipo di emozione, ho capito chi ero davvero e che cosa desideravo fare della mia vita”.
A una nostra domanda sul perché abbia scelto questo ”marchio di fabbrica” ci ha risposto chiedendoci cosa ci resta effettivamente delle persone: nel suo mestiere le sue creature, i libri e i film, sono espressioni di se stesso e delle emozioni che prova, ciò che col tempo resterà per sempre. Nella vita quotidiana ricorderemo col passare dei giorni le emozioni, le sensazioni vissute accanto agli altri. Per questo Ferzan ha scelto di raccontare la vita in ogni sua forma, passando dal dramma alla commedia sempre con quel tocco d’autore che lo caratterizza.
Questo libro è il film che parla più di se stesso. Scritto per il suo compagno, in esso troviamo tantissimi episodi della sua vita che ci permettono di scoprire un Ozpetek più umano e non bollato dall’immagine di regista e basta.
Un’opera per i fan dove potranno scoprire alcune origini dei personaggi della sua filmografia e per tutti quei lettori curiosi di conoscere le storie vere di un regista che, prima di tutto, è un uomo.
“Ci sono luoghi nei quali si respira un’atmosfera speciale. Sembrano quattro pareti come tante altre, ma avverti la presenza di un’energia alla quale non puoi sottrarti. Forse hanno ospitato persone fuori dal comune. Oppure sono state le testimoni mute di eventi che hanno segnato un’epoca o anche solo una vita”.
Un libro crudele ma estremamente positivo per l’amore che diffonde in tutte le pagine.