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La dolce arte di esistere di Pietro Reggiani – Recensione Film

“Mi sembrava, quella dell’invisibilità, una buona metafora di una difficoltà ad affrontare la vita. Mi piaceva aver immaginato due invisibilità, mi era venuta più immediata quella legata all’ansia, all’essere oggetto di attenzione, ma mi suonava bene anche quella opposta, legata al non ricevere alcuna attenzione.” Parla così il regista Pietro Reggiani dell’idea che lo ha portato a scrivere, dirigere e produrre con la sua Adagio Film grazie ad un’operazione di crowdfunding, La dolce arte di esistere, film sicuramente particolare che indaga le origini e lo sviluppo dell’invisibilità psicosomatica, sindrome che nel film è data come conosciuta e si manifesta con la scomparsa reale dei due protagonisti in condizioni particolari.

L’invisibilità trattata all’interno del film non è, dunque un “super potere”, non è qualcosa di eccezionale ma anzi una difficoltà nel relazionarsi, nell’affrontare la vita: il film racconta ed esplora, a tratti come se fosse un documentario ma mantenendo comunque un’ironia e una leggerezza, l’origine di questa problematica e di come tutto nasca all’interno delle famiglie d’origine fino a diventare una nevrosi sociale. Tutte le immagini sono accompagnate dalla voce narrante di Carlo Valli, fondamentale nell’espressione e nella descrizione delle emozioni dei personaggi, a cui sono riservati pochi dialoghi, creando dunque due tensioni opposte che poi s’incontrano e che aiutano al mantenimento di questo difficile equilibrio (spesso vacillante) “in un film dove il fantastico deve risultare sempre normale e mai eccezionale”

Il film di Reggiani si fa anche portatore di un’iniziativa rispettosa dell’ambiente. Al Nuovo Cinema Aquila di Roma e al Cinema Erba di Torino gli spettatori di La dolce arte di esistere pagheranno il biglietto ridotto se esibiranno alla cassa un biglietto dei mezzi pubblici timbrato nelle due ore precedenti l’inizio della proiezione, o se mostreranno sullo smartphone un ‘bikie’: ovvero un ‘selfie’ della propria bici con il cinema sullo sfondo.

 

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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