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Jurassic World (3D) di Colin Trevorrow - 05

Jurassic World (3D) di Colin Trevorrow – Recensione Film

A ben quattordici anni di distanza dal disastroso terzo capitolo della saga diretto da Joe Johnston torna al cinema l’Isla Nublar con il suo nuovo parco a tema. Ambientato esattamente ventidue anni dopo i tragici eventi del primo capitolo, Jurassic World, guarda al passato per conquistare le nuove generazioni e traghettarle in quello che concettualmente vuole segnare un nuovo inizio per la saga giurassica senza la necessità di realizzare un vero e proprio reboot. A tenere ben saldo il cordone ombelicale troviamo oltre alla partecipazione dell’onnipresente Steven Spielberg, produttore esecutivo, anche evidenti rimandi ai precedenti capitoli nella sceneggiatura.

Affidata la regia a Colin Trevorrow, al suo secondo film da regista dopo il sorprendente “Safety Not Guaranteed” (2012) ancora inedito in Italia, il nuovo capitolo di Jurassic Park si segnala come un’evoluzione possibile della storia attraverso la riapertura di un paco a tema in continuo mutamento tecnologico arricchito da problematiche attuali come la crisi economica e la necessità di trovare nuove attrazioni per mantenere e aumentare il numero delle visite. Un escamotage tanto semplice quanto utile per radunare migliaia di persone su di un’isola “pronte” ad andare nel panico più totale. La sceneggiatura di questo quarto episodio è banale tuttavia riesce bene nel suo intento di intrattenere lo spettatore attraverso una caratterizzazione ed un evolversi delle situazioni in puro stile cinema anni 80 e 90 sviluppato con l’idea di soddisfare ogni tipologia di spettatore.  Del resto se le nuove generazioni saranno notevolmente conquistate dall’utilizzo degli effetti speciali e dal ritmo spedito dell’opera. La vecchia guardia non potrà che trovare piacere nel familiarizzare con personaggi che sembrano essere stati trasferiti di peso dalle pellicole di successo del passato e poste nei volti e nei corpi di Chris Pratt, Bryce Dallas Howard e Vincent D’Onofrio.

Ovviamente siamo lontani dal fascino incontrastato di quegli anni, oltre al fatto che Jurassic World non può materialmente apportare novità nel mondo cinematografico. Resta tuttavia il miglior modo per continuare una saga di successo e si segnala anche come un gradito omaggio ad un film che ha cambiato per molti aspetti il mondo del cinema e non solo. Del resto Jurassic Park fu il primo grande film che utilizzò la Computer Grafica oltre ad aver modificato per sempre il modo in cui l’uomo oggi osserva i dinosauri.

Ritmo forsennato, scene d’azione ricche di violenza spettacolarizzata, dinosauri imponenti realizzati divinamente, un sagace utilizzo dell’ironia e tanto sano divertimento. La versione 3D offre una buona profondità ma non è indispensabile. Paragonato all’obbrobrio del terzo capitolo siamo al cospetto di un miracolo. Forse non è proprio un film adatto al pubblico più infantile ma resta il miglior modo di passare al fresco delle sale climatizzate due ore di assoluto intrattenimento.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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