Ennesima storia di redenzione che passa attraverso i fornelli per una citazione cinematografica, molto romanzata, del folle e sboccato Gordon Ramsay che ha anche collaborato con la produzione della pellicola.
Diretto da John Wells (I segreti di Osage Country) , per una solida sceneggiatura scritta da Steven Knight (Locke), “Il Sapore del Successo” è un convenzionale film a tematica culinaria con protagonisti il magnetico Bradley Copper, la bellissima Sienna Miller, la faccia da schiaffi di Omar Sy, il loquace Daniel Brühl e l’italianissimo Riccardo Scamarcio. Un cast di stelle internazionali che si avvale anche di ospiti illustri come Uma Thurman, Emma Thompson, Matthew Rhys e Alicia Vikander. Tutti ingredienti intriganti e gustosi per lo spettatore che omogeneamente amalgamati tra loro danno vita ad un discreto dramma umano ambientato nel mondo dell’alta cucina.
“Il sapore del successo” segue una corretta ricetta cinematografica che vuole personaggi forti inseriti in un contesto affascinante alla ricerca di sfide personali da superare. Attraverso le disavventure di un antieroe dal comportamento sgradevole, il film si avvale di dialoghi taglienti anche se spesso troppo calcati, “la cucina è l’unico posto dove mi sono sentito veramente di appartenere”, e di discrete interpretazioni per compiacere il suo pubblico.
Pellicola facile da seguire e da apprezzare che non inventa nulla ne cerca di ribaltare le regole di un canovaccio classico. Ci sono il cast giusto, una solida sceneggiatura e la giusta combinazione di problemi e cucina. Un percorso di rinascita piacevole da guardare come un consueto piatto di pasta in pausa pranzo.