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Il professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni – Recensione Film

A due anni di distanza da Un fantastico via vai, Leonardo Pieraccioni torna nelle sale con una nuova commedia, Il professor Cenerentolo, e nel ventennale del suo esordio al cinema, si regala un personaggio differente dai soliti goffi e imbranati eroi romantici, innamorati dell’amore. E così, Umberto, il protagonista del film è decisamente meno “buono” rispetto alla media dei personaggi di Pieraccioni, e la voglia di riguadagnare l’amore della figlia è per lui il riscatto principale, con o senza l’amore della sua bella Morgana (Laura Chiatti).

Nonostante sia apprezzabile la voglia di modificare il suo percorso e di cercare nuovi spunti alla solita commedia romantico/brillante, Il professor Cenerentolo appare non del tutto sicuro di cosa voglia raccontare. Questa divisione di trama non sarebbe così grave se non fosse accompagnata da un’altrettanto netta spaccatura a livello di tematiche: pare che il film non riesca a decidere in quale direzione voglia andare, diviso fra una trama da classica commedia romantico e una spinta verso il film sociale e familiare e sul rapporto genitori-figli.  Il risultato è un impasto che non riesce a trovare una coesione.

I ritmi comici, poi, non ingranano e sembra ci si voglia adagiare sul facile umorismo da gag, piuttosto che su una vera sceneggiatura fatta di situazioni. La risata piena non arriva. E non tutte le trovate funzionano come avrebbero dovuto. Eppure, mentre nei primi film del comico, quelli che lo hanno reso famoso, non era difficile trovare in certa misura un intrattenimento, con Il Professor Cenerentolo l’impresa fallisce.

Va dato merito a Pieraccioni di aver creato negli anni un suo stile e di saper giocare con i personaggi che interpreta cosa che accade anche in questo suo ultimo film. Forti momenti d’ilarità li regala soprattutto Davide Marotta  nel ruolo dell’aiutante in biblioteca di Pieraccioni, dove quest’ultimo sconta la pena grazie ad un percorso di recupero sociale. Ma non tutto il cast riesce a trasmettere altrettanta naturalezza, colpa, soprattutto della scrittura, che tratteggia personaggi poco credibili ed infinitamente macchiettistici. Il peso di ciò cade soprattutto su Laura Chiatti, che a tratti si sforza talmente tanto di diventare caratterista che raggiunge il risultato opposto di quello auspicato.

L’idea di commedia che sta dietro a Il professor Cenerentolo è povera, aggrappata a situazioni fragili che non si fanno mai vero racconto. Chi ama Pieraccioni forse si divertirà, ma il regista ha fatto di meglio. Poteva fare di meglio.

 

About Federica Rizzo

Campana doc, si laurea in Scienze delle Comunicazioni all'Università degli Studi di Salerno. Web & Social Media Marketer, appassionata di cinema, serie tv e tv, entra a far parte della famiglia DarumaView l'anno scorso e ancora resiste. Internauta curiosa e disperata, giocatrice di Pallavolo in pensione, spera sempre di fare con passione ciò che ama e di amare follemente ciò che fa.

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