Liberamente ispirata all’opera di Emile Zola “Al Paradiso delle Signore”, la serie tv in costume, Il Paradiso delle Signore, diretta da Monica Vullo, è ambientata nella Milano del 1956 e racconta la storia di Teresa Iorio, interpretata da Giusy Buscemi, una giovane ragazza di origini siciliane che decide di emigrare al Nord, dove trova lavoro ne Il Paradiso delle Signore, un grande magazzino di proprietà di Pietro Mori (Giuseppe Zeno) carismatico imprenditore visionario, uno di quegli uomini che prevedono il futuro e che lo sanno realizzare.
“Questa è una serie che è sotto tutti i profili aspirazionale, innanzittutto per i personaggi che abbiamo raccontato, questo gruppo di ragazze che nell’Italia della fine degli anni ’50 sognano in questa città del Nord di potere avere una crescita come donne che va anche al di la del ruolo di moglie e madri che fino a quel momento avevano avuto. E’ aspirazionale perchè il nostro protagonista è un tipo di imprenditore moderno che immagina un tipo di idea che è ancora una scommessa, ed è aspirazionale per le nostre attrici: accanto ad un gruppo di attori più affermati abbiamo un gruppo di ragazze e di ragazzi giovani che sperano di poter crescere nella loro carriera. Ed è infine aspirazionale per il paese, questo paese che appunto esce da momenti bui e immagina una rinascita.” Tinni Andreatta, direttore di Rai Fiction presenta così la nuova serie tv, una lunga serialità a costo contenuto, che andrà in onda da Martedì 8 Dicembre per 10 prime serate su Rai 1.
Il Paradiso delle Signore racconta un’epoca, ricca di significati e di cambiamenti che segna anche la nascita della creatività italiana, attraverso la storia di questo grande magazzino, un luogo magico dove i desideri diventano possibili, dove coloro che sanno essere intraprendenti sono baciati dalla fortuna e il coraggio diventa il lasciapassare per imprese moderne e all’avanguardia. Il Paradiso delle Signore non è solo un centro di attività commerciali ma diventa il palcoscenico in cui si svolgono le vite di chi lo frequenta. Delle “Veneri”, come vengono chiamate le commesse, ma anche di tutto il personale, dagli umili ma orgogliosi magazzinieri, passando ai brillanti pubblicitari, simbolo di avanguardia in anni fondamentali per la nascita della grafica e del design, anni in cui il talento italiano è investito da uno spirito nuovo. È in questo reparto che con successo vengono individuate le nuove strategie per presentare e vendere quei prodotti di largo consumo che sono il frutto della creatività italiana e che permetteranno di inserire il nostro paese all’interno di un panorama internazionale. A dirigerlo è Vittorio (Alessandro Tersigni), il brillante art director.
Storie, quindi, di un passato che sembra lontanissimo eppure è ancora incredibilmente attuale.