I simpaticissimi e sgangherati mostri di “Hotel Transylvania” tornano al cinema per una seconda avventura che fa riferimento esplicito agli avvenimenti dell’episodio precedente. Con una narrazione che punta sempre sull’ironia e l’emotività dei suoi protagonisti, il nuovo episodio vede il buon Conte Dracula alle prese con la nascita del suo primo nipotino, nato da sua figlia Mavis e l’umano Jonathan, e all’unione di due famiglie e mondi agli antipodi. Tra le paure di un padre e nonno mostruosamente affettuoso, una neo-mamma iperprotettiva e un genero imbranato e accondiscendente, il film guarda con simpatico umorismo al contrasto.
Una parabola colorata e divertente sull’accettazione della diversità costruita attraverso gag simpatiche, un ritmo sufficientemente spedito e qualche canzone di troppo. Pur non raggiungendo minimamente la qualità narrativa di un film Pixar, “Hotel Transylvania 2” è un prodotto più che simpatico ideale anche per avvicinare i propri figli all’universo della paura.
Ricco di citazioni esilaranti, non è un seguito particolarmente riuscito, ne originale, tuttavia si lascia apprezzare per la capacità di giocare ancora intelligentemente con i cliché e le tematiche di un genere cinematografico e narrativo come l’horror. Mostruosamente per famiglie.