Un pò melò, un pò noir, la Belle Epoque rivive sul piccolo schermo in Grand Hotel, la nuova fiction in costume di Rai 1 prodotta da Rai Fiction e Cattleya, in onda tutti i Mercoledì su Rai Uno.
Grand Hotel ha tutti gli ingredienti tipici del Melò: protagonista assoluta è la storia di un amore tanto forte quanto ostacolato, quello tra Adele e Pietro, due ragazzi di diverse estrazioni sociali; intrighi e segreti faranno da sfondo alle vicende del Grand Hotel più innovativo del Primo Novecento: il primo ad utilizzare l’energia elettrica. Le vicende sentimentali e narrative sono condite da un’atmosfera tra il noir e il mistery: i due protagonisti, alla ricerca di Caterina, la sorella scomparsa del giovane, dovranno fare i conti con un debito col recente passato dal quale non riescono a liberarsi, tra colpi di scena e continui capovolgimenti con l’aiuto di un detective, una sorta di Sherlock Holmes nostrano, interpretato da Ugo Dighero.
Il Grand Hotel diviene dunque scenario di forti passioni, intrighi e mistero e cerca di coniugare due generi: il melodramma e il noir attraverso la fastosità del mondo dei villeggianti di un grande albergo in contrapposizione con il lato ambiguo, oscuro di chi quell’albergo lo gestisce. Una sorta di Downton Abbey all’italiana con tutti gli ingredienti giusti per un pubblico soprattutto di mezza età, un pubblico più generalista che quello più smaliziato ed in cerca di racconti di ampio respiro.