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Foxcatcher di Bennett Miller 01

Foxcatcher di Bennett Miller – Recensione Film

Foxcatcher, atipica biografia americana narrata alla maniera non-americana, parla di intrecciati rapporti di dipendenza tra i protagonisti, il loro background, le loro famiglie, i loro desideri; Di sconfitte e di enormi solitudini.
E’ paradigma di un Sistema complesso in cui vengono toccati princìpi, etiche e morali e si passa continuamente dal generale (lei, la grande America generosa di promesse) al particolare (le dinamiche tra i fratelli Schultz e Du Pont e le loro vite) mentre si assiste al lento marcire e degenerare del Sogno americano che culmina nella tragedia.

E’ incredibile come Bennett Miller sia riuscito a dirigere quelle scene di lotta privandole della gloria dello show spettacolare ed incredibili sono le performances degli attori Steve Carell, Channing Tatum e Mark Ruffalo perfetti ed all’altezza di un prodotto dalla volontà comunicativa così forte. In particolare, Steve Carell emerge imponentemente e siede sul trono dell’immaginario atavico dell’Incubo. La luce lo deforma come un’arma tagliente e contundente insieme.

Ritmi distesi ed amari cullati da tempistiche talvolta statiche, colonna sonora “parlante” (This land is your land di Dylan, Fame di Bowie e Times achanging di Thordson, per dirme qualcuna) un vero viaggio antiesibizionista che si prenderà i suoi tempi e si impossesserà del vostro cuore.

Forse uno dei migliori film drammatici dell’anno. Peccato per i veramente troppo pochi riconoscimenti.

Da vedere assolutamente da soli o in compagnia di persone silenziose.

About Giovanna Trantino

Sicula & terrona doc, da piccola le piaceva disegnare, scrivere e cantare. Adesso canticchia, disegnicchia e scribacchia prima, durante e dopo la visione di Film e Serie Tv. Ogni tanto si aliena con pellicole dalle imponenti colonne sonore, libri di fantascienza e graphic novels. Siccome i soldi le fanno schifo, recentemente si é anche iscritta ad un corso d'Inglese per pippe. Sogna di indossare le vesti di una supereroina dei manga giapponesi e di rubare un vestito color cipria a Scarlett Johansson. Talvolta entra dentro i centri scommesse e si trasforma in una Logopedista. Scrive da pochissimo per Daruma, fondamentalmente perché le piace sindacare, polemizzare e chiacchierare di Cinema e dintorni.

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