Esordio alla regia cinematografica per lo sceneggiatore Etan Cohen, da non confondere con il quasi omonimo e nettamente più famoso Ethan Coen, salito alla ribalta grazie alla serie TV Beavis and Butt-head (di Mike Judge) e alla collaborazione con Ben Stiller per la sceneggiatura del divertentissimo e folle Tropic Thunder.
Completamente sostenuto dalla grandezza del suo protagonista, il troppo poco celebrato Will Ferrell, “Duri si diventa” è la classica commedia americana moderna basata sulle idiozie e volgarità tanto amate dal pubblico a stelle e strisce. Concepito come una sorta di “Una poltrona per due” del nuovo millennio il film offre un intrattenimento spinto all’estremo caratterizzato da dialoghi e gag oltre i limiti del politicamente scorretto.
Ovviamente “Duri si diventa” non ha la classe e lo stile del film sopracitato. In primo luogo perché la coppia Will Ferrell e Kevin Hart non regala il carisma di Dan Aykroyd ed Eddie Murphy, in secondo perché un mestierante come Cohen non è minimamente avvicinabile al talento di John Landis. Nonostante tutti i limiti narrativi e artistici tuttavia “Duri si diventa” è un prodotto capace di divertire scandalosamente bene tutti gli appassionati del cattivo gusto e della pura demenza scenica. Una pellicola usa e getta concepita e costruita per compiacere il pubblico amante del trash, della parodia estrema, dei luoghi comuni e degli stereotipi.
Inutile cercare in un prodotto del genere il fascino della commedia hollywoodiana, troverete solo uno scivolo molto ripido che vi spingerà verso il baratro della volgarità e dell’esagerazione dal quale sarà difficile uscire compiaciuti.
Banale, Maleducato ciò nonostante spassoso.