Home / HOME VIDEO / Drift – Definitive Steel Edition (Blu-Ray Disc – SteelBook) – Recensione
Australia, anni 70. Nel pieno della rivoluzione hippie i fratelli Andy e Jimmy hanno una sola grande passione: cavalcare onde enormi. Si troveranno a lottare contro una società conservatrice, spacciatori di droga e loro stessi per realizzare i loro sogni e trasformare il surf - da sport per pochi - nell'industria moderna che conosciamo oggi.

Drift – Definitive Steel Edition (Blu-Ray Disc – SteelBook) – Recensione

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Video

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Il blu-ray disc di “Drift” edito da Koch Media, viene offerto in un elegante steelbook da collezione con un immagine stilizzata di uno dei protagonisti. Un quadro presentato in 2.35:1 1080p, al passo con le produzioni di oggi. Un quadro pulito con 0ttimi i colori caldi con la fotografia che vira sensibilmente verso il blu e l’azzurro.

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Audio

Audio

Di ottima fattura l’audio offerto in un pulito e performante 5.1 DTS HD per la lingua italiana e per l’audio originale Inglese. Presenti come si conviene gli  indispensabili sottotitoli nella nostra lingua offerti in versione per i non udenti.

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Contenuti Extra

Contenuti Extra

Sul versante extra trovano spazio ben 50 minuti di interessanti interviste, sottotitolate in italiano, al cast principale.

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Commento Finale:

La pellicola del duo registico Morgan O’Neill e Ben Nott offre un sufficiente intrattenimento per una storia di riscatto familiare che passa attraverso l’utilizzo delle onde e di una tavola. Un tentativo sufficientemente riuscito di raccontare lo sviluppo repentino della disciplina del surf così come lo conosciamo oggi. Un prodotto non originale che offre buone interpretazioni e discrete scene di surf filmato. Poco ispirata la drammaticità delle scene narrative. Un film lineare e in parte prevedibile tuttavia godibile e consigliato soprattutto agli amanti delle grandi onde.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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