Home / VIDEOGIOCHI / Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male (PS4) Recensione
Dragon-Quest Heroes-L-Albero-del-Mondo-e-le-Radici-del-Male-04

Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male (PS4) Recensione

[toggles]

Tecnica

Tecnica

Sotto il versante puramente grafico, “Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male”, si rivela migliore di tante altre produzioni musou grazie ad un’ottima modellazione poligonale, un buon dettaglio per gli ambienti di gioco e un character design esclusivo, creato come sempre dal padre di “Arale e Dragon Ball”, il grande Akira Toriyama. Di interessante fattura l’utilizzo dell’illuminazione volumetrica. Affascinanti e di impatto i filmati, così come l’uso della colonna sonora. L’unico limite è purtroppo dettato dalla telecamera dinamica non sempre all’altezza della situazione.

[/toggles]

[toggles]

Giocabilità

Giocabilità

Il gameplay statico dei musou, declinazione degli hack’n slash dove si deve avanzare nell’avventura a colpi di spada, viene impreziosito dall’inserimento di determinate meccaniche trapiantate di peso dagli rpg che donano al titolo una spiccata vena ruolistica. Dalla crescita del personaggio alla gestione del nostro party, il gioco si rivela molto divertente e appagante, nonostante la ripetitività dell’azione e delle missioni, grazie ad un’ottima caratterizzazione e bilanciamento. Interessante novità è data dal miglioramento dell’intelligenza artificiale della cpu che vi chiederà di affrontare scontri più ragionati rispetto alla concorrenza. Se per i primi scontri vi basterà brandire la spada per avere la meglio degli avversari, con il proseguito del gioco, vi sarà richiesto un minimo di tattica. Un pregio non da poco considerata la staticità del genere.

[/toggles]

[toggles]

Longevità

Longevità

Tra la storia principale, quest secondarie e la possibilità di livellare il vostro personaggio, oltre all’opportunità di sbloccare e accumulare tutto il collezionabile presente nel gioco, “Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male”, vi garantirà tra le 30/40 ore di intrattenimento. La ripetitività delle meccaniche si può far sentire ma il tutto è confezionato talmente bene da meritare la vostra attenzione.

[/toggles]

[toggles]

Online

Online

Il gioco è privo di modalità online.

[/toggles]

Commento Finale:

Tra gli RPG nipponici di maggior successo, l’unico veramente in grado di rivaleggiare con lo strapotere della saga di Final Fantasy,  la serie di Dragon Quest arriva su PS4 con un nuovo spin-off in salsa musou, declinazione degli hack’n slash, di buon livello qualitativo. Contrariamente agli altri titoli sviluppati da Omega Force, “Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male”, si avvale di interessanti introduzioni con meccaniche tipiche dei giochi di ruolo, che svecchiano in parte un concept di gioco ormai abusatissimo, oltre ad una narrazione avvincente. Nonostante la ripetitività di alcune missioni il gioco saprà divertire tutti i fan accaniti della serie che non vedono l’ora di immergersi in un mondo fantasy realizzato ancora una volta dalla mente geniale di Akira Toriyama.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

Guarda anche

non-aprite-quella-porta-recensione-film-copertina

Non aprite quella porta – Torna al cinema il capolavoro di Tobe Hooper – Recensione

Non aprite quella porta: A cinquant’anni dalla sua uscita ritorna nelle sale italiane, offrendo al …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.