Scritto da Diablo Cody ex-spogliarellista passata con discreto successo dal palco alla scrivania, premio Oscar come miglior sceneggiatura originale con “Juno” nel 2008, “Dove eravamo rimasti” è un film convenzionale che racconta una storia già vista al cinema con il pregio di affrontare la tematica dal punto di vista femminile con una splendida Meryl Streep.
Il maestro Jonatham Demme (Il Silenzio degli innocenti) torna al cinema in Italia a distanza di sette anni dall’intrigante “Rachel sta per sposarsi” (2008), attraverso una storia che racconta la vita affascinante e sgangherata di una donna ricca di cuore e talento. Un genitore che lasciata la propria famiglia per inseguire il desiderio di vivere una vita da rock star, torna a casa per una sfortunata circostanza che darà inizio ad una girandola di diritti perduti e sensi di colpa. Ricki Rendazzo/Linda (Meryl Streep) sarà capace di riconquistare la fiducia della sua vecchia famiglia?
Al cospetto di uno script classico, rafforzato però da dialoghi taglienti e una colonna sonora strepitosa, la vecchia volpe ha deciso saggiamente di mettere al centro della narrazione una forza della natura come Meryl Streep capace, attraverso il suo infinito talento, di ravvivare una storia che odora di stantio. Il coraggio e l’assoluta eleganza con la quale la straordinaria attrice veste il ruolo di questa cantante rock ultrasessantenne è di una dedizione assoluta. Non solo sotto l’aspetto tecnico, avevamo apprezzato le performance canore della Streep nell’indimenticabile “Mamma Mia!” (2008), ma anche in quello emotivo con un confronto madre e figlia che va oltre la finzione cinematografica e sfocia nella realtà con il ruolo di Julie affidato alla vera figlia dell’attrice, Mamie Gummer. Merita assolutamente una menzione speciale il rocker statunitense Rick Springfield (Greg) nel ruolo di un’impeccabile spalla di Ricki.
Divertente, tagliente ma anche trascinante e toccante, “Dove eravamo rimasti” non offre nulla di nuovo tuttavia proprio per questo è uno di quei film che ti fanno sentire subito bene proprio come un ritorno a casa.