Esce il 23 Aprile In the box, film diretto da Giacomo Lesina un film distribuito dall’Istituto Luce che, come ha ribadito in conferenza stampa lo stesso regista, ha creduto subito nel progetto.
Catalogare una pellicola come “film di genere”, è in realtà molto semplice, si prende un argomento, lo si porta all’eccesso, e movendosi molto cautamente si porta alla luce quel tipo di critica che si vuole mostrare. Premettendo che, la messa in scena è curata molto bene e il montaggio è raccordato in maniera eccelsa, i difetti della pellicola sono proprio quelli che dovrebbero essere i punti forti.
La voglia di fare cinema qui è tanta, ed è molto forte quel tipo di critica che si vuole portare all’attenzione dello spettatore, ma il tutto è raccontato quasi esplicitamente, attraverso dialoghi un pò troppo forzati e troppi riferimenti a quel cinema che ultimamente funziona molto. Ribadendo il concetto che il film ha comunque meriti oggettivi, come la voglia di fare, tuttavia non bastano per soddisfare a pieno le aspettative dello spettatore. Una menzione positiva va comunque all’attrice Antonia Liskova, su cui si regge tutto il film, dove le scene sono state girate in ordine cronologica, cosa che come ha ribadito la stessa attrice nella conferenza stampa, le ha permesso di far evolvere il personaggio ai fini della storia. Un tentativo di riportare il cinema di genere in voga in italia, con tanta voglia di mettersi in gioco, ma che non purtroppo non nasconde i propri limiti.