Diretto da Scott Cooper (Crazy Heart) e presentato fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, “Black Mass – L’ultimo gangster”, racconta l’ascesa al potere di James ‘Whitey’ Bulger, criminale statunitense di origini irlandesi, attivo fino ai primi anni ’90, catturato solo dopo una lunga fuga il 22 giugno del 2011.
Un quasi irriconoscibile Johnny Depp riporta al cinema la figura del gangster classico attraverso un’interpretazione credibile, mortificata in parte da un utilizzo del trucco molto accentuato. Adattamento cinematografico del libro “Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob”, scritto nel 2001 da Dick Lehr e Gerard O’Neill, “BlacK Mass” è un dramma criminale avvincente, assolutamente non originale nelle tematiche e nella struttura ma sorretto da dialoghi taglienti e di grande fascino offerto dai suoi interpreti (Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Kevin Bacon, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard e Dakota Johnson).
Tra i migliori film di Depp degli ultimi anni che finalmente sveste i panni del personaggio idiota per interpretare un inquietante e sociopatico killer. Un cattivo che nonostante il trucco preso in prestito dai truccatori de “I soliti idioti” è una calamita ipnotica per lo spettatore.
“Black Mass” non aspira ad entrare nell’olimpo delle pellicole criminali tuttavia offre una narrazione solida che punta sul testosterone degli avvenimenti piuttosto che sullo sviluppo dei personaggi, in parte sacrificati.
Un gangster movie coinvolgente, diretto e senza troppi fronzoli.