“Più che fare un film sulla ricerca della felicità, volevamo raccontare la menzogna, le illusioni, con quel felici e contenti ribaltato sul finale.” Parlano così i due registi Andrea Muzzi e Riccardo Paoletti di “Basta poco”, commedia tutta toscana da loro diretta che uscirà nelle sale il 30 Aprile.
Basta poco infatti tenta di indagare i motivi che rendono le persone insoddisfatte, di come in realtà spesso, spinti dal voler essere riconosciuti socialmente, ci dimentichiamo di noi stessi. La sceneggiatura è molto equilibrata nel voler raggiungere questo intento aiutata dai personaggi a tratti bizzarri, tutti protagonisti importanti per l’economia del racconto. Il sociale, raccontato con i toni della commedia, entra prepotente all’interno della storia: non c’è crisi solo economica (il protagonista è un 40enne squattrinato, senza lavoro che prova a reinventarsi) ma c’è crisi soprattutto psicologica, di mancanza di riferimenti; tutti sembrano cercare soluzioni che però non sono quelle che li porteranno al loro benessere.
L’agenzia “Felici & contenti” (solitamente conclusione delle favole) di cui sono titolari i due protagonisti Andrea Muzzi e Massimiliano Galligani cerca di aiutare ad esaudire piccoli desideri che potrebbero portare alla felicità, prova a vedere piccoli gesti quotidiani ma lo fa raccontando bugie: sarà il figlio del protagonista a squarciare il velo di queste illusioni e ad aprire gli occhi al padre.
Il film lancia quindi uno spiraglio di ottimismo e di fiducia e senza nessuna retorica prova ad indicare una strada sul finale: alla fine “Basta poco” per ripartire da zero, da se stessi e da quello che di buono c’è nelle nostre vite.