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Assolo di Laura Morante – Recensione Film

Secondo film alla regia per Laura Morante, “Assolo” racconta la ricerca di indipendenza di una donna ormai matura. Flavia non è mai stata single nella sua vita di adulta e ora che si ritrova sola è costretta a cercare la propria autonomia e autostima.

Laura Morante mette in scena una leggera commedia senza troppe pretese, la struttura non risulta particolarmente innovativa o visionaria, così come prevedibili risultano la scrittura e la messa in scena. Non viene presentato nulla di nuovo in termini di argomento, ma non era l’intento del film. Nel complesso, però, la pellicola diverte: molte scene sono ben costruite e sfiziose e, almeno per la prima ora, intrattiene piacevolmente. Una volta accettata la scarsa originalità si può godere senza troppi sforzi della pellicola.

Un po’ prolisso, lento e a volte sconclusionato, in alcuni punti non si capisce perfettamente l’intento della Morante. Troppi episodi vengono lasciati a metà e in sospeso senza un’apparente motivo. Il finale aperto, più che stupire, ci fa pensare ad una sceneggiatura approssimativa, incapace di portare a termine un concetto. Il cast è eccezionale ed è la vera anima del film che dà forma alle varie sotto-trame, altrimenti inutili, e conferisce al tutto il carattere necessario per poter intrattenere. E’ proprio grazie ad esso che Assolo può avvicinarsi ad un pubblico più vasto ed aspirare ad una riuscita commerciale. Sia i protagonisti che i personaggi secondari sono ben costruiti e divertenti. Menzione particolare per un Giallini divertentissimo, peccato compaia davvero troppo poco.

L’opera non fallisce totalmente. Certo non spicca per la sua audacia ma il risultato non è completamente negativo. Il tema che tratta è interessante e universale, il cast è ottimo, la regia è forse un po’ debole: mancano idee sullo stile narrativo che zoppica fra flashback e sogni, mandando in confusione lo spettatore. Pecca nel ritmo questo “Assolo“. Con più coraggio si sarebbe distinto, ma resta comunque una piacevole pellicola da guardare facendosi due risate.

About Alice De Falco

Innanzitutto è fondamentale dire che prova molto imbarazzo nel descriversi in terza persona, ma cosa non si fa per la gloria. Al mondo da fine 1996, fa le scuole (come tutti) e poi le finisce (come quasi tutti), dicendo addio al liceo scientifico e ciao al magico mondo del cinema. Da grande vuole fare la regista, avere un sacco di soldi e possibilmente sposare Wes Anderson anche se è un po’ brutto.

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