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Assassin’s Creed – Syndacate – Recensione (PS4)

Tecnica

Tecnicamente parlando “Assassin’s Creed – Syndacate” si dimostra assolutamente all’altezza grazie ad ottimi modelli poligonali ricoperti di texture qualitativamente egregie. La realizzazione di Londra è assolutamente fantastica e colpisce per il dettaglio nonostante la lieve presenza di aliasing. Tutto si muove a 30fps costanti, una fluidità accettabile vista la presenza di personaggi e altri modelli poligonali sullo schermo.  Di spessore anche il comparto audio che offre una colonna sonora orchestrale di grande fascino e un doppiaggio italiano di discreta qualità.

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Giocabilità

Come sempre ci troviamo al cospetto di un’avventura free-roaming con una missione primaria e quest secondarie. Sarà importante perlustrare l’ambiente, azione facilitata in questa nuova avventura dalla possibilità di utilizzare un rampino e delle carrozze, utili per gli spostamenti veloci. Rispetto ai capitoli precedenti, la libertà di azione è assolutamente aumentata grazie anche al comportamento degli abitanti della città ora più dinamici e svegli. Abbiamo a disposizione un nuovo tipo di arsenale (tirapugni, bastone, rivoltella, un pugnale Kukri oltre ovviamente alla lama celata) che possono essere utilizzati sia da Jacop che da Evie. I due gemelli protagonisti sono entrambi utilizzabili dal giocatore che può scegliere, tranne che in missioni dedicate, quale dei due utilizzare. Entrambi i personaggi offrono ovviamente un differente approccio di gioco. Jacop predilige un approccio aggressivo, basato sul corpo a corpo mentre la sorella, Eve, si rivela più adatta alle missioni furtive. Entrambi in fine hanno la possibilità di costruire e guidare una gang per controllare i quartieri e vincere le risse di strada. Peccato che le dinamiche e l’intelligenza artificiale nei combattimenti si riveli ancora oggi troppo ancorata al passato.

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Longevità

Con la bellezza di almeno 30 ore di gioco e la promessa di garantirne quasi 50 ore, tra quest secondarie e i contenuti inediti sbloccabili dopo il primo end-game, “Assassin’s Creed: Syndacate” si rivela un titolo all’altezza della fama dei suoi predecessori. Capace di garantire lunghe sessioni di gioco e divertimento.

Online.

Il gioco è privo di campagne online.

Commento Finale:

Sviluppato da Ubisoft Quebec, “Assassin’s Creed: Syndacate”, è il nono capitolo della saga dell’assassino che si rende disponibile dopo il deludente “Assassin’s Creed: Unity”, capitolo dedicato all’online dal quale rileva il motore grafico, questa volta privo di evidenti bug, ma non la modalità multiplayer. Ambientato nella Londra vittoriana, in piena rivoluzione industriale, il gioco ci mette nei panni di due gemelli, Jacop e Evie, con la possibilità di utilizzare un utile rampino. Una novità di ottimo interesse per una delle saghe videoludiche più longeve del recente passato. Graficamente splendido, il titolo offre ancora oggi i pregi e i difetti di sempre. Il concpet di gioco, sebbene livellato, continua a mostrare i segni del tempo. Indispensabile solo per gli appassionati e per i nuovi giocatori.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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