In un paese come il nostro in cui la donna ancora oggi non viene mai considerata come prima scelta nei lavori in cui c’è una forte predominanza maschile, anche avendo maggiori esperienze e capacità, e dove l’omosessualità è ancora vista come un grande tabù, soprattutto tra le famiglie dove e si cerca spesso di celarla per paura delle conseguenze, il film offre un esposizione abilmente vigorosa e diretta senza far mai mancare una piacevole comicità con estrema serenità senza mai farle cadere nell’ovvio.
Dopo il successo ottenuto in “Nessuno mi può giudicare” (2011) torna la coppia Cortelessi/Bova e nonostante i ruoli totalmente diversi, si riconfermano un binomio di attori capaci e affiatati. Ottimo anche il cast di contorno: Lunetta Savino svolge egregiamente il ruolo di eterna seconda e assistete devota al proprio capo. Corrado Fortuna è il giovane precario con poche speranze di riuscita nella carriera lavorativa. Ennio Fantastichini, che ama interpretare i ruoli estremi, recita nei panni del Dott. Ripamonti uomo spietato e schiavo del successo, egocentrico e menefreghista. Invidiabile infine la prova di Marco Bocci che, abbandonati i precedenti ruoli da fiction quasi tutti simili, interpreta Nicola, un giovane omosessuale che rispecchia tutti i cliché più comuni del mondo gay.